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Open Arms sul sommergibile «fantasma»: «Perché non ha aiutato a soccorrere i migranti?»

di Claudio Del Frate

Al processo verranno acquisite le immagini girate dall’unità della Marina Militare durante il soccorso dell’agosto 2019. La ong minaccia di denunciare l’equipaggio del sottomarino

Se c’era un sottomarino nei pressi della Open Arms che stava soccorrendo dei migranti, perché non è intervenuto per aiutare il salvataggio di quelle persone in pericolo? A tre giorni dall’udienza in cui a Palermo è imputato l’allora ministro degli interni Salvini, fa sentire la sua voce anche la ong. Il caso è quello della informativa «fantasma» e che secondo Salvini, la Lega e i suoi legali potrebbe rivelare un contatto tra l’equipaggio della Open Arms e alcuni scafisti. Contatto sempre negato dagli operatori umanitari.

Il processo, che vede imputato il leader leghista per sequestro di persona, prende il via dal salvataggio effettuato nell’agosto 2019 dalla nave Open Arms nei confronti di 147 migranti; questi, prima di poter sbarcare, furono trattenuti al largo per 6 giorni. All’udienza di sabato Giulia Bongiorno, avvocata di Salvini ha chiesto e ottenuto che fosse acquisito un video (con colloqui intercettati) girato dall’equipaggio del sommergibile italiano «Venuti» e che riprende il salvataggio effettuato dal personale della Ong. Secondo le difesa le immagini potrebbero svelare un rapporto tra i volontari e gli scafisti. Si tratta comunque di materiale inedito.

Salvini ha parlato di una svolta nel processo, Open Arms ha rivendicato la correttezza del suo agire e oggi rilancia con una dichiarazione ufficiale firmata da Veronica Alfonsi, presidente di Open Arms Italia : «Abbiamo ascoltato con stupore e preoccupazione una serie di dichiarazioni, nelle quali si parla di “prove nascoste” al Parlamento e di una presunta “informativa” definita “fantasma” che avrebbe riguardato l’operato della nostra imbarcazione. Tutto questo in riferimento a un video girato dal sottomarino della Marina Militare Venuti, presente al momento del primo soccorso il 1 agosto del 2019, il cui equipaggio, non è chiaro a che titolo o su incarico di chi, anziché soccorrere o quantomeno diramare un’allerta per un’imbarcazione evidentemente in pericolo, si è limitato a filmare il lavoro fatto dai nostri soccorritori». «Valuteremo – prosegue Alfonsi – se richiedere all’Autorità Giudiziaria di procedere in relazione a tale omissione di soccorso».

5 dicembre 2022 (modifica il 5 dicembre 2022 | 20:06)

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