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MFE: Jp Morgan taglia il rating e il titolo va giù in borsa – TvZoom

Jp Morgan sgambetta Mfe

Milano Finanza, di Nicola Carosielli, pag. 20

In un contesto macroeconomico complicato per tanti settori, non fa eccezione il comparto media, oggetto di un report (non del tutto positivo) di Jp Morgan che ha analizzato la situazione europea contemplando i possibili scenari per il 2023 per i maggiori attori del settore. Tra i titoli passati sotto la lente c’è anche quello di Mfe-MediaForEurope. Gli esperti hanno deciso di declassare la raccomandazione su Mfe da neutral a underweight, per via delle incertezze di settore ma anche «data la nostra inclinazione difensiva», hanno detto gli analisti. Contemporaneamente pert), hanno aumentato leggermente il prezzo obiettivo sul titolo da 0,54 euro a 0,58 euro per azione. Una fiducia che però non ha permesso al titolo del Biscione di salvarsi in borsa. Ieri, infatti, le azioni di classe A hanno ceduto il 2,65% a 0,37 euro, mentre quelle di classe B hanno perso il 3% chiudendo la seduta a 0,53 euro per azione.

Non è andata meglio a Prosiebensat, il gruppo media tedesco in cui Mfe è primo azionista (con il permesso a salire fino alla soglia d’opa del 29%). Jp Morgan ha declassato Prosiebensat da overweight a neutral, abbassando anche il target price da 13 a 11 euro. Secondo l’analista Daniel Kerven, le società di media europee dovranno probabilmente affrontare una recessione nella zona euro e nel Regno Unito a inizio del 2023 e una recessione negli Stati Uniti verso la fine dell anno, «la recente ripresa dei titoli ciclici appare quindi prematura». Kerven ha abbassato le sue stime sugli utili su tutto il comparto, giustificando i vari downgrade con la sua preferenza per i tita li difensivi. In linea generale, secondo il rapporto European media outlook di JP Morgan per il 2023,l’aumento dei tassi di interesse dovrebbe influenzare i multipli nel 2022 e il loro conseguente rallentamento da vrebbe influenzare gli utili nel 2023. Così, gli analisti hanno tagliato la loro stima degli utili per azione del settore media per il 2023 del 4%, «trainati dalla minore crescita della pubblicità televisiva, dal tasso di cambio e dai maggiori costi degli interessi».

(Continua su Milano Finanza)

(Nell’immagine il logo di MediaForEurope)

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