Non solo lo sciopero confermato ma un “controsciopero” annunciato, il Ministro Urso chiede un passo indietro ai benzinai ed Assoutenti è bellicosa
di Giampiero Casoni Pubblicato il
Il Ministro Adolfo Urso chiede un passo indietro ai benzinai e lo fa mentre Assoutenti annuncia contro iniziative e spiega: “Non ci sono motivi per la serrata”.
Il titolare di Imprese e Made in Italy torna ad invocare un ripensamento sulla imminente due giorni, due giorni di sciopero che invece è stata del tutto confermata: il 25 ed il 26 gennaio tutti a secco.
Urso chiede un passo indietro
Le associazioni di categoria non demordono ma Urso ha spiegato che si tratta di “una decisione che danneggia i cittadini. Comunque sul tema c’è un tavolo di confronto che terremo aperto in maniera continuativa finché non ci sarà un riordino del settore”.
Dopo un velato e poco conciliate accenno alle “zone d’ombra che danneggiano coloro che lavorano in piena onestà” Urso ha potuto incassare il sostegno di Assoutenti.
Assoutenti e la minaccia di un “controsciopero”
L’associazione parla addirittura di un “controsciopero” degli automobilisti: “Lo sciopero dei benzinai va revocato senza se e senza ma, perché sono venute meno tutte le motivazioni che hanno portato i gestori a indire la protesta”.
Furio Truzzi, che di Assoutenti è presidente, ha chiosato: Se lo sciopero dovesse essere confermato, siamo pronti a organizzare iniziative di protesta contro i gestori su tutto il territorio nazionale da parte dei consumatori, compreso un controsciopero degli automobilisti“.