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Il Corriere della Sera raggiunge i 500 mila abbonati digitali

di Davide Casati, Luca Gelmini, Iacopo Gori, Gianluca Mercuri, Maria Serena Natale, Martina Pennisi

Il traguardo mette il quotidiano di via Solferino sul podio tra i siti di informazione in Europa. La nuova offerta per il Natale e il regalo per gli abbonati: la possibilità di scaricare una prima pagina storica

Il dato assoluto, certo. Rilevante, e tondo: come le cifre che si festeggiano. Il Corriere della Sera ha raggiunto la cifra di 500 mila abbonamenti digitali: una crescita del 30 per cento rispetto allo scorso anno, che lo colloca tra i primi cinque siti al mondo — e sul podio in Europa — tra le testate giornalistiche non di lingua inglese.

Eppure, oggi che viene tagliato questo traguardo, il pensiero non può che ripercorrere i 2500 giorni trascorsi da quando, il 27 gennaio 2016, per la prima volta lettrici e lettori strinsero un patto di fiducia nuovo, più esigente e profondo, con le edizioni online del loro quotidiano. E non può, soprattutto, non tornare a quel patto stesso: che è sia una mappa del percorso fatto, sia una bussola per quello che dovremo percorrere.

Alla radice ci sono, sempre, le notizie. Quelle che in un anno come questo non sono certo mancate: dalla guerra in Ucraina alle sue conseguenze economiche, dall’elezione del Capo dello Stato alla formazione di un nuovo governo, dalla pandemia alla cronaca locale, ai mondiali di calcio. Quelle che i giornalisti del Corriere trovano e raccontano, da sempre. E che ogni mese 28,4 milioni di utenti (un dato medio relativo ai primi 10 mesi dell’anno, fornito da Audiweb, che certifica un primato in Italia) cercano sul nostro sito e sulle nostre app: «luoghi» diventati per una intera comunità dei punti di riferimento, dove passare per capire che cosa stia accadendo, nella città dove vivono, nel loro Paese, e nel mondo.

Ma accanto a questo, al centro del patto, c’è la volontà di comprendere le esigenze di lettrici e lettori — anche di coloro che non passano, abitualmente, dal nostro sito, ma cercano informazioni, o scorrono le timeline dei social — e di provare a rispondere.

Cercando di spiegare la complessità, sempre crescente, del reale. Di analizzare eventi e situazioni, di offrire interpretazioni e segnalare cautele. Di sciogliere dubbi, quando possibile; di offrire guide; di suscitare curiosità, e spalancare mondi. E dunque articoli, certo, sul sito e sulle nostre app. E reportage, interviste, commenti. Ma anche reel e card sulle piattaforme social (qui la pagina Facebook, qui quella Instagram, qui quella Twitter: seguiteci); video di notizia e di analisi (oltre 14 mila, nel solo 2022); una ventina di podcast, da quelli quotidiani alle serie audio; decine di newsletter da Il Punto a Whatever it takes di Federico Fubini, da Global di Federico Rampini a quelle dei dorsi locali: le trovate qui — pensate per far comprendere il nostro tempo, senza far perdere tempo; webinar immaginati e realizzati come conversazioni tra le nostre firme, i migliori esperti, e le abbonate e gli abbonati su temi come la politica, la salute, l’economia.

E ancora, i contenuti speciali messi a disposizione, ogni giorno, degli abbonati alla app della Lettura; i servizi esclusivi di EconomiaPro e dei prodotti per i professionisti; la ricchezza sconfinata di un archivio storico che mette a disposizione milioni di articoli, dal 1876 a oggi; i percorsi formativi editoriali pensati per «A scuola con il Corriere», il progetto pensato per insegnanti e studenti delle scuole superiori.

Un lavoro corale, fatto di tempi diversi: che trova la sua chiave nel rapporto con le lettrici e i lettori. Nella ricerca della loro fiducia.

Dentro a quei 500 mila abbonamenti ci sono, dunque, altrettanti grazie. E le iniziative che prendono il via da oggi sono pensate in quest’ottica: a partire dalla possibilità, per ogni abbonata e abbonato, di scaricare una prima pagina storica a scelta del quotidiano (per farlo, o per partecipare al concorso che mette in palio, tra l’altro, anche i Viaggi del Corriere, basta andare su corriere.it/500milagrazie).

Ma dietro a quel dato ci sono, soprattutto, 500 mila storie, 500 mila volti. Di ognuno di loro, e di tutti quelli che si aggiungeranno nei prossimi mesi e anni, il Corriere deve provare a conquistare la fiducia: ogni giorno, con ogni contenuto, su qualsiasi piattaforma. (Davide Casati e Luca Gelmini)

I webinar

(Maria Serena Natale) Siamo partiti dalle elezioni di settembre, tre appuntamenti con il direttore Luciano Fontana. Poi ci siamo spostati su bollette e crisi energetica per approdare alla legge di Bilancio con le novità su pensioni e tasse: dirette video riservate in esclusiva agli abbonati per approfondire i temi più urgenti, con esperti e giornalisti, a partire dalle vostre domande. Le Conversazioni del Corriere sono incontri digitali pensati come canale di confronto diretto tra i lettori e il giornale. Il riscontro? Entusiasta, con centinaia di quesiti nei quali si specchia un pezzo di Paese tra inquietudini, speranze, proposte. Attestato di fiducia che rafforza una comunità unita nel desiderio di comprendere la realtà. Il dialogo continua.

Social e Seo

(Martina Pennisi) Dove sono le lettrici e i lettori? E le/i potenziali nuove/i abbonate/i? Ovunque, sul web. Motivo per cui la produzione dei nostri contenuti e il modo in cui li curiamo sono orientati a raggiungere chiunque sia alla ricerca di un approfondimento o di una notizia o voglia soffermarcisi mentre consulta piattaforme esterne. Google, quindi, con un lavoro sulla Seo (Search engine opti-mization, ndr) per provare a intercettare dubbi e curiosità. E i social: ai nostri 1,4 milioni di follower su Instagram, agli oltre 3 mi-lioni che ci seguono su Facebook e ai 2,7 che lo fanno su Twitter proponiamo formati e contenuti nativi che adattino l’auto-revolezza e la qualità del nostro marchio a linguaggi in continua evoluzione.

I video

(Iacopo Gori

) Oltre 57,8 milioni di streaming video nel 2021. Un dato in forte crescita che rispecchia la tendenza dei lettori sul web. Una modalità di informazione, quella in video, che il Corriere declina su CorriereTv ormai da anni: dirette video da studio, dall’Italia e dall’estero, videoreportage, analisi e approfondimenti con inviati, cronisti, firme e editorialisti. Rubriche video dedicate alle inchieste, alla scienza, alla cultura, all’economia, alla tecnologia, all’ambiente, agli animali, alla cucina, alla salute, allo sport, agli spettacoli, alla moda, ai motori. E, solo per gli abbonati, webinar sui temi di attualità. Tutta la qualità del Corriere declinata in video: un percorso naturale per la più grande testata multimediale italiana.

Le newsletter

(Gianluca Mercuri) Se l’azienda-giornale è un bimotore, gli abbonamenti devono restare sempre accesi, nel caso la pubblicità s’inceppi. Del motore abbonamenti, le newsletter sono l’olio: metti quello giusto e il motore va. Servono a dare un motivo in più per «restare» quando si va in scadenza, ed è quello che ci sta succedendo: bastino per tutti i 100 mila e passa lettori che non perdono ognuna delle tre edizioni quotidiane del «Punto» — Prima Ora, America-Cina e Rassegna —, la newsletter che ricevono appena si abbonano. Ma a dircelo, che restano (anche) grazie al «Punto» e alle altre 40 newsletter del Corriere, è un feedback continuo di mail. E allora grazie: ci vediamo stasera, domani, sempre. (Per riceverle: corriere.it/newsletter)

14 dicembre 2022 (modifica il 14 dicembre 2022 | 23:36)

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