Dopo anni di decadimento a causa del contenzioso tra la Fondazione Riccamboni, proprietaria, e l’amministrazione comunale rivana, quella a guida Molinari prima e Mosaner poi, si è conclusa la riqualificazione di Palazzo Riccamboni in via Florida.
Quell’edificio che ospitava solamente piccioni è rinato ed è diventato una casa vacanza nel pieno centro storico di Riva del Garda, accanto alla storica piazza delle Erbe, in un contesto di alto valore.
Sono trascorsi 22 anni dalla certificazione di inagibilità emessa dal Comune, alla quale ne è seguito un contenzioso e poi l’inizio dei lavori da parte dei proprietari, oggi terminati, e che metteranno a disposizione degli ospiti di Riva questo “gioiello” architettonico. L’immobile, che risale al XV° secolo, è stato sapientemente restaurato e nelle intenzioni degli eredi della famiglia Riccamboni sarà principalmente casa-vacanza ma potrà anche ospitare locazioni brevi stagionali e non solamente a fine turistico. Alcune finiture, e per gennaio 2023 il palazzo sarà pronto per la sua nuova vita. Tre piani sui quali sono stati realizzati cinque appartamenti che portano i nomi di famiglia: Teodolinda, Pacifico, Barbera, Geronimo e Glicerio. A piano terra sono stati realizzati due negozi da circa cinquanta metri quadri l’uno, per ora “oggetto” di qualche interesse ma nulla di concreto fa sapere chi si occupa oggi dell’immobile, il signor Diego Uber.
I lavori sono stati seguiti sotto il controllo della Soprintendenza ai Beni Culturali della provincia di Trento e sono durati poco più di due anni. Sono stati recuperati affreschi di pregio, stucchi, caminetti ed altri elementi decorativi come la parte in sasso della muratura esterna che s’affaccia su via Cerere.
Il contenzioso, durato anni, vedeva il Comune intenzionato ad acquisirne il bene immobile ma poi, in Secondo grado di giudizio, ha visto vincere la Fondazione Riccamboni.
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