Staranzano: finisce con l’auto in un canale, 57enne muore sul colpo. Nel primissimo pomeriggio di oggi, domenica 4 dicembre, si è dovuto registrare l’ennesimo incidente stradale che ha avuto un esito mortale.
Il conducente di una vettura che stava transitando lungo Strada della Grappetta in territorio comunale di Staranzano, in provincia di Gorizia, a circa 300 metri dal ponte sul Brancolo, in prossimità di Marina Julia (Monfalcone), ha perso il controllo della vettura ed finito in un canale pieno d’acqua.
Dopo l’allarme lanciato con una chiamata al Nue112, gli infermieri della Sores hanno inviato immediatamente sul luogo dell’incidente stradale l’elisoccorso e l’equipaggio di un’ambulanza da Monfalcone.
L’intervento dei vigili del fuoco
Allertati tempestivamente anche i Vigili del fuoco del Comando di Gorizia che hanno raggiunto il luogo dell’incidente insieme alle forze dell’ordine.
Il conducente, un uomo di 57 anni, è stato liberato dall’abitacolo dalla vettura immersa in acqua grazie a un’opera di soccorso svolta in sinergia tra pompieri e personale sanitario. Purtroppo l’uomo era già deceduto e non è rimasto altro da fare se non constatare il decesso. Nessun altro mezzo risulta coinvolto nell’incidente.
Sindaco operato al cuore, muore dopo due mesi di agonia
La Procura ha aperto un’inchiesta sulla morte del sindaco di Bugnara (L’Aquila), Giuseppe Lo Stracco, nel fascicolo è ipotizzato il reato di omicidio colposo a carico dell’ospedale in cui era in cura.
Per far piena luce sulle cause che hanno portato al decesso dell’uomo la procura ha ordinato l’acquisizione delle cartelle cliniche disponendo l’autopsia che si terrà domani. Lo Stracco era stato ricoverato nel mese di settembre nell’ospedale San Raffaele per eliminare un problema congenito all’aorta.
“Una settimana massimo dieci giorni e sono di nuovo a casa”, aveva detto in Comune prima di partire per Milano. A detta dei medici che lo hanno operato, l’intervento era anche riuscito, ma qualche giorno dopo l’operazione il quadro clinico si è improvvisamente complicato tant’è che le sue condizioni sono via via peggiorate fino al decesso avvenuto ieri mattina alle 9.
Aveva fortemente insistito per farsi operare dall’equipe del professor Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale, del San Raffaele. Quello su cui dovrà far luce la procura è l’eventuale responsabilità dei medici sulla compromissione della situazione.
Due sarebbero le ipotesi che avrebbero provocato una serie di gravissime patologie: un’infezione derivante da un batterio che si sarebbe scatenata durante l’intervento o una cattiva pratica sanitaria.
Ora – come si diceva – toccherà alla magistratura far luce sulla vicenda, nominando un pool di periti che avranno il compito di analizzare le cartelle cliniche e poi capire se c’è stata una qualche omissione, imperizia o imprudenza da parte del personale medico e se l’infezione morale poteva essere evitata.
Intanto il vicesindaco di Bugnara ha dichiarato il lutto cittadino sospendendo tutte le manifestazioni organizzate in paese per le festività natalizie.