Casali e Vanzo revocati. Alla fine è successo, il duo di amministratori scaligeri vengono disarcionati da AGSM-AIM. A parti invertite, da una parte il sindaco di Verona Tommasi e dall’altra il primo cittadino di Vicenza Rucco, si sono espressi il primo per le revoche, il secondo per le conferme.

Resta invece in sella l’amministratore delegato Quaglino: i pareri legali e le perizie non hanno convinto infatti Tommasi ad evidenziare azione di responsabilità nel caso Compago.

Un epilogo scritto per il gruppo Verona Domani. “Come avevamo già ampiamente denunciato – sottolineano -, il primo cittadino di Verona conferma la sua più totale sudditanza nei confronti dei partiti della sua maggioranza. Loro ordinano, Tommasi esegue. Il tutto per accontentare e piazzare amici, fedelissimi, delusi, personaggi spariti dai radar della politica da anni, peones, perfetti sconosciuti, in spasmodica attesa di andare ad occupare poltrone e careghe in posizioni apicali.

La decisione del sindaco – continuano gli esponenti di Verona Domani – oltre ad essere assolutamente inaccettabile, immotivata ed incomprensibile, presenta numerosi punti oscuri e poco chiari, dal caso Quaglino a quello Compago, alla famigerata mancanza di rapporto di fiducia sbandierata come unica motivazione, alquanto debole, da parte di Tommasi. Punti oscuri che siamo certi Casali e Vanzo porteranno alla luce nelle sedi opportune quanto prima”.