Nino Martini, un giovane veronese negli Anni Trenta del secolo scorso inizia a cantare come tenore tra Italia e Francia.

Bello e bravo viene scritturato e rapito da un produttore cinematografico americano e sbarca a Hollywood. I suoi film musicali gli danno in breve tempo tanta popolarità da spalancargli le porte del Metropolitan di New York.

Tra gli Anni ’40 e gli Anni ’50 del secolo scorso questo artista italiano diventa un autentico idolo del pubblico americano ed è amico di alcuni presidenti degli Stati Uniti come di tutte le dive e i divi del cinema.

Ma in Italia non lo scrittura nessuno e benché vi abbia fatto ritorno varie volte.

Nessuno si accorge di lui, anche quando decide di ritirarsi dalle scene e si stabilisce a Verona, città dove era nato nel 1902 e dove morì nel 1976.

Nella sua città natale cantò solo nel 1950, nella Madama Butterfly.

La storia di questo grande tenore, come testimonia la sua ricca discografia sia lirica che canzonettistica, è raccontata da Daniele Rubboli nel libro “Nino Martini. Un Veronese tra Metropolitan e Hollywood” pubblicato da Artestampa Edizioni che oggi sarà presentato, alle ore 17,00 all’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona (palazzo Erbisti, Via Leoncino 6).

“Con questo libro racconto la storia di Nino Martini nella speranza”, afferma Daniele Rubboli, “che non solo la gente della sua città, ma tutti i melomani italiani, se ne è sopravvissuto qualcuno, gli rendano il dovuto omaggio, rinnovandone la memoria. Percorrere i suoi oltre vent’anni di carriera”, prosegue, “mi ha inoltre permesso, non solo di testimoniare una magnifica pagina della storia del teatro operistico americano, ma anche di ricordare un esercito di artisti lirici italiani, alcuni rimasti famosi, altri assolutamente sconosciuti, che con lui hanno condiviso questa avventura musicale”.

L’incontro si terrà in presenza e in diretta live streaming visibile dalla pagina Facebook e dal canale Youtube dell’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona.