Lirio Abbate non è più il direttore de L’Espresso. L’editore Danilo Iervolino ha comunicato al Comitato di redazione quella che i rappresentanti sindacali dei giornalisti definiscono “immediata e immotivata sostituzione”, proprio “nel momento in cui deve essere attuato il piano editoriale”.
La decisione dell’editore ha provocato la reazione della redazione che ha proclamato lo stato di agitazione, nonché una riunione permanente dell’assemblea e ha dato mandato al Cdr di prendere “ogni tipo di iniziativa” a tutela del “prestigio” e della “indipendenza” della testata.
A marzo L’Espresso è stato venduto dal gruppo Gedi, guidato da John Elkann, alla Bfc Media dell’imprenditore campano, fondatore dell’Università telematica Pegaso, poi ceduta al fondo Cvc Capital partners, e proprietario della Salernitana. I due hanno siglato un accordo che prevede – fino a marzo 2023 – l’uscita in abbinamento del settimanale con il quotidiano La Repubblica.
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