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La preghiera di Pelé a Neymar – Paolo Manzo

Pelé a Neymar: “Non lasciare la Seleção”

“Ti ho visto crescere, tifavo per te ogni giorno e finalmente posso congratularmi con te per aver eguagliato il mio numero di gol con la nazionale brasiliana. Sappiamo entrambi che questo è molto più di un numero. Il nostro più grande dovere come atleti è quello di ispirare. Per ispirare i nostri colleghi professionisti di oggi, le prossime generazioni e, soprattutto, per ispirare tutti coloro che amano il nostro sport. Sfortunatamente, la giornata non è delle più felici per noi, ma sarai sempre la fonte di ispirazione che molti aspirano a diventare. Ho imparato che più passa il tempo, più cresce la nostra eredità. Il mio record è stato stabilito quasi 50 anni fa e nessuno era stato in grado di avvicinarlo fino ad ora. Tu ce l’hai fatta, ragazzo. Valorizza la grandezza del tuo successo, @neymarjr. Tuttavia, sai, come me, che nessun numero è più grande della gioia di rappresentare il nostro Paese. Ho 82 anni e, dopo tutto questo tempo, spero di averti ispirato in qualche modo ad arrivare fin qui. Inoltre, spero che il tuo successo si diffonda ai milioni di persone che ti seguono per sfidare ciò che sembra impossibile. La tua eredità è tutt’altro che finita. Continua a ispirarci. Continuerò a tirare pugni in aria di felicità ad ogni gol che segnerai, come ho fatto in ogni partita in cui ti ho visto in campo”. Così lo stesso Pelé sul suo Instagram, dopo la sconfitta del Brasile.

Il Perù furente con López Obrador e Petro per il loro supporto a Castillo

Il nuovo governo del Perù è furente con il presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador, e quello della Colombia, Gustavo Petro, per il modo in cui hanno sostenuto Pedro Castillo. Il Ministero degli Esteri peruviano ha dichiarato venerdì che le opinioni di López Obrador e del suo ministro degli Esteri, Marcelo Ebrard, sulla detenzione di Castillo “costituiscono un’interferenza negli affari interni del Perù” e per questo motivo ha convocato l’ambasciatore messicano per spiegazioni. López Obrador ha dichiarato che Castillo è stato vittima di un“ colpo di stato morbido” al quale, a suo parere, hanno partecipato i media e le “élite economiche e politiche” peruviane.

Il Messico ha affermato, attraverso il capo della sua diplomazia, di essere disposto a concedere asilo a Castillo, per il quale ha avviato consultazioni con le autorità peruviane. Qualcosa di simile è accaduto con il colombiano Petro, che aveva richiesto l’intervento della Commissione Interamericana dei Diritti Umani (IACHR) per analizzare quanto accaduto con Castillo. “Chiedo alla IACHR di applicare la Convenzione americana sui diritti umani e di emettere misure precauzionali a favore del Presidente del Perù Pedro Castillo”, ha detto Petro.

Il Ministero degli Esteri peruviano ha reagito rapidamente. “Il Ministero degli Affari Esteri ha convocato l’Incaricato d’affari della Colombia e ha espresso la sua sorpresa per le dichiarazioni delle autorità di quel paese sui recenti eventi in Perù”.

Paolo Manzo, 11 dicembre 2022

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