Due donne, unite civilmente, hanno ottenuto dall’anagrafe del Comune di Treviso l’emissione della carta d’identità per i due figli più piccoli con i nomi di entrambe. Nel documento è stata quindi riconosciuta la famiglia omogenitoriale, formata in questo caso da due mamme.
Per riuscirvi, e aggirare le norme del decreto Salvini che impone sulla carta d’identità elettronica per i minori “il nome della mamma e quello del papà”, le due donne – riferisce il Corriere del Veneto – hanno dovuto accettare il rilascio del documento vecchio stampo, la carta d’identità cartacea, non vincolata al decreto: in questa, infatti, si può inserire il nome di un genitore o di ‘chi ne fa le veci’.
“Non ci sono preclusioni politiche – ha commentato il sindaco, il leghista Mario Conte -, ciò che la legge consente viene fatto”. Secondo le due donne sono decine in tutto il Veneto i casi di carte d’identità con il nome di due mamme.