Il noto fatto di cronaca risale al 7 agosto 1990, quando una ventenne romana, Simonetta Cesaroni, venne rinvenuta morta, attinta da 29 colpi di arma da taglio, nell’ufficio dove lavorava in nero a Roma, quartiere Prati, via Poma 2.
Molto inchiostro è corso da allora, in una con libri, articoli, video esplicativi, oltre a tre indagati nel mirino, due prosciolti, uno processato e assolto.
Ognuno porta acqua ai vari mulini: il colpevole (ammesso fosse uno solo) era un suo conoscente o un maniaco di passaggio? La giovane aveva scoperto oscuri segreti? Che succedeva in quel grosso condominio, teatro di altre morti violente prima e dopo?
Rivedere alla moviola atti e soprattutto resoconti mediatici sconcerta e rivela particolari che sgomentano, per esempio: nessuno ha dichiarato di sapere che Simonetta di pomeriggio lavorasse lì.
“C’era una volta via Poma” è un cammino a ritroso, in un’altra Italia, già post moderna ma ancora polverosa di antiche abitudini e omertà che sgomentano.
Potete trovarlo in libera lettura sul sito Arduino Sacco editore, alla voce Freebook
Carmen Gueye