Tre anni fa, il 2 dicembre 2019, la Casa di Cura Eremo di Arco annunciava ufficialmente alla Provincia di Trento, presenti il presidente Maurizio Fugatti, l’assessore alla Salute Stefania Segnana e il primo cittadino di Arco Alessandro Betta, l’ampliamento dei suoi spazi dedicati alla cura e riabilitazione. Un investimento di venti milioni di Euro, necessari per innalzare di un piano l’attuale edificio e l’ampliamento dello stesso con nuovi spazi sul lato ad est dell’esistente.
I lavori sono iniziati tre anni fa e una prima fase prevedeva una spesa di sette milioni di Euro e, in seguito, una seconda per l’importo rimanente.
Ora, però, il cantiere a Chiarano è fermo perché, dicono dalla direzione di “Eremo”, la Provincia non ha ancora finanziato l’importante intervento. Dunque, non un Euro in più rispetto al budget 2019, cosa che di fatto ha bloccato anche il progetto per il reparto sullo “scompenso cardiaco”. Si parla di quattro posti letto per la patologia legata al cuore e la riabilitazione che, una volta affrontata la criticità, deve essere seguita da apposita e dedicata riabilitazione motoria, oltre a spazi che avrebbero aumentato la capacità ricettiva di Eremo.
La Provincia, nel 2019, si era detta pronta ad impegnarsi con un finanziamento di 700 mila Euro all’anno per tre anni, ma di questi denari promessi la direzione della Casa di Cura non ha visto ancora nulla. Eremo ha già speso 14 milioni di Euro, ma se non arriverà quanto promesso, del reparto per i pazienti affetti da scompenso cardiaco non se ne farà nulla.
Il fermo dei lavori è stato confermato dall’amministratore delegato della Casa di Cura Eremo Sergio Fontana, secondo il quale non è più possibile andare avanti con l’ampliamento senza gli aiuti promessi.
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