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Allerta meteo domani 6 dicembre per temporali

Pubblicato il 5 Dicembre 2022 – 23:20

Allerta meteo domani 6 dicembre per temporali

Allerta meteo domani 6 dicembre per temporali. Una tregua dal maltempo di almeno 36 ore, fino a mercoledì 7 dicembre. È quanto prevedono i meteorologici al Nord, al Sud e nelle due Isole maggiori, dove si assisterà al ritorno del sole salvo la presenza di nebbie mattutine sulle aree di pianura e lungo le coste adriatiche.

Soltanto tra la Romagna e le regioni centrali prevarranno invece le nuvole ma con poche e deboli piogge. In tale ottica la Protezione civile ha diramato un bollettino di allerta meteo gialla per la giornata di domani, martedì 6 dicembre, su tre regioni: Umbria, Toscana e Marche.

Le previsioni meteo per domani martedì 6 dicembre

Giornata di schiarite al Nord, con qualche nebbia al mattino sulle pianure e sulle coste adriatiche. Cieli da poco a parzialmente nuvolosi al Sud e sulle Isole maggiori con possibili nebbie all’alba sulla Puglia meridionale.

Nuvolosità più diffusa sulle regioni centrali e in Romagna con il rischio di qualche pioggia o isolato rovescio tra Toscana, Umbria e Marche. Temperature massime in lieve calo al Nord-Est e regioni centrali adriatiche; clima mite con temperature oltre i 15 gradi su Lazio, Abruzzo, Molise, Sud e Isole maggiori.


Ischia, un radar per monitorare la frana: via ai sopralluoghi

Un radar interferometrico monitorerà la frana di Casamicciola dando informazioni ogni minuto, volendo ogni secondo, in tempo reale. Lo ha spiegato il geologo Nicola Casagli dell’Università di Firenze, da ieri sera sull’isola d’Ischia per supportare la struttura di Protezione civile nel monitoraggio dei luoghi colpiti dalla frana.

Il primo sopralluogo è avvenuto questa mattina a bordo di un elicottero insieme al commissario per l’emergenza di Ischia Giovanni Legnini e il dirigente della Protezione civile regionale della Campania Italo Giulivo.

Poi, un sopralluogo via terra a Casamicciola. “L’idea, ha detto Casagli, è di installare della strumentazione di monitoraggio, in particolare un radar interferometrico, uno strumento in grado di fare mappe multitemporali di deformazione del suolo e quindi di controllare i movimenti del terreno.

La strumentazione resterà qua per tutto il tempo di cui ce ne sarà bisogno. Iniziamo dalla frana principale, poi andremo a vedere le frane secondarie, alcune delle quali da quanto ho visto non hanno bisogno di monitoraggio ma di interventi rapidi di sistemazione”.


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