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Additato come pedofilo e picchiato a morte. Dopo sei mesi arrestato un 19enne (ed era tutto falso)

di Giulia Mietta

Il giovane accusato di omicidio preterintenzionale, con lui indagato un 17enne. Lo scorso 3 agosto avevano brutalmente aggredito Sergio Faveto, 51 anni, dando credito ad alcune malelingue del quartiere. Volevano farsi giustizia da soli. Ma era tutto falso. L’indagine potrebbe allargarsi

Alla gogna sui gruppi social, accusato di essere un pedofilo, vittima di alcuni sentito dire alimentati da vicini di casa e dalle chat di quartiere. Un ingegnere di 51 anni, Sergio Faveto, nell’estate del 2022 era stato picchiato da un gruppo di sconosciuti e poi, finito in ospedale con un’embolia, era morto alcuni giorni dopo. Non era chiaro, al tempo, che quella andata in scena a Molassana, in piazza Unit d’Italia, tra i palazzi dell’edilizia Erp, era una vera e propria spedizione punitiva. Dopo mesi di indagini questa mattina i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Genova San Martino hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un ragazzo di 19 anni, ora agli arresti domiciliari.

L’accusa nei confronti del giovane quella di omicidio preterintenzionale in conseguenza delle gravi lesioni. Per lo stesso reato stato denunciato, in concorso, e indagato a piede libero un 17enne. I due, genovesi, B.D. e C.A., la sera del 3 agosto 2022, avevano brutalmente aggredito, con calci e pugni al volto e all’addome l’ingegnere. I fatti erano avvenuti in una parte di citt che in passato era soprannominata Arizona perch, soprattutto negli anni Settanta, era considerata un territorio da far west. Se le ipotesi degli investigatori dovessero essere confermate, la morte di Faveto sarebbe scaturita dalla volont di un gruppo di giovanissimi di farsi giustizia da soli nei confronti dell’uomo accusato, per ora da ignoti, di avere atteggiamenti sospetti verso bambini ed adolescenti del quartiere.

L’indagine stata coordinata dal sostituto procuratore di Genova Paola Calleri. Le voci sulla presunta pedofilia della vittima, hanno accertato gli inquirenti, sono risultate del tutto infondate. Sono in corso altre indagini per accertare le responsabilit penali di altre persone che avrebbero coperto gli autori del pestaggio. Faveto, ingegnere informatico, soffriva di alcune disabilit, spesso era stato visto mentre lavorava al computer seduto sulle panchine dei giardini sotto casa. Un comportamento che aveva fatto viaggiare la fantasia di alcuni residenti e che lo aveva reso l’obiettivo di una banda di bulli.

Choccanti le intercettazioni raccolte dagli inquirenti e citate nell’ordinanza del gip. I ragazzi dopo la morte di Faveto vengono ascoltati mentre parlano tra loro di quanto accaduto soprattutto quando i carabinieri, che gi avevano messo sotto intercettazione i loro telefoni, cominciano a chiamarli uno a uno a raccontare in caserma quello che sapevano. Praticamente quest’estate c’era sto presunto pedofilo che stava parlando con una ragazzina — racconta uno dei ragazzi al fratello — arrivato un signore e gli ha dato quattro schiaffi. Poi sono arrivati sti tre ragazzetti e han detto ‘Oh guarda dov’! E han cominciato a suonarlo. Racconta invece un altro giovane al padre, che lo invita a dire tutta la verit ai carabinieri: Si sono vantati di aver picchiato un signore che poi morto, raccontavano le cose perch finch non era morto erano tutti presi bene. ‘Stiamo dei grandi, l’abbiamo picchiato’ dicevano.

2 marzo 2023 (modifica il 2 marzo 2023 | 18:29)

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