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Zispo: la “Paloma” alla Corrida e la poesia sexy a Cicciolina

Grande Zispo. La sua “Paloma”, classica melodia, è nella leggenda. Con le mani davanti alla bocca, usando le dita come un fischietto, tra alti e bassi, era una prova d’orchestra, sibilante ma evocativa e struggente. Con la “Paloma” Zispo non solo ottenne successi alle feste e nei dancing rivani, ma fu protagonista di una memorabile performance televisiva.
Che il “divìn fischiatore” si chiami Giuseppe Ravanelli poco importa. Zispo è un bellissimo nome. Gli venne dato, che era un giovane garzone, nel 1967 dall’Armando, il “Rosso della verdura” di viale Roma. Gli si era presentato con i capelli che erano un cespuglio, taglio copiato poi dai Cugini di Campagna. Il Zispo spiegò il perché di quel nome al presentatore Corrado quando, e arriviamo al dunque, raggiunse l’apice del successo bucando gli schermi Tivù. Era il 1986 e il Nostro, star della trasmissione di Canale 5 “la Corrida”, dilettanti allo sbaraglio, fu festeggiato da Corrado che tradusse in romanesco “Zispo, dotato di chioma alla pecorara”, cioè alla moda della grande pecora tutta da tosare.
L’esecuzione al fischio de “la Paloma” fu un incanto. La cosa funzionava così. I concorrenti si esibivano e il pubblico presente, se non gradiva, urlava insulti, suonava tamburi e il poveretto, tra risate e prese per il sedere, veniva affondato e bloccato. Pochi i bravi che sopravvivevano. Tra questi il Zispo, che incantò con il suo fischio, da serpente a sonagli, lo sgangherato pubblico. Verso la fine dell’esecuzione, però, Corrado fece scoppiare il casino. Doveva far vincere un suo protetto. Ma per Zispo furono applausi tanto che si classificò buon secondo. Avrebbe meritato di vincere, ma va bene lo stesso. Con il Zispo erano partiti alla conquista della capitale Tony Magagna di Sant’Alessandro, oggi titolare di lavanderia a Moena, e Mauro Ambrosi di Varone, detto “Cina il postino”. Roba da farci un film. Dormirono in macchina o in un albergo a ore dove “si porta su il caffè a chi fa l’amore”. Poi negli studi di Canale 5, luci e lustrini, il Tony e il Cina volevano accompagnare Zispo sul palco, ma, bloccati, finirono, piuttosto incazzati, tra il pubblico. Zispo, invece, fece scintille con la sua “Paloma” incantando anche le ospiti: l’attrice Florinda Bolkan e la cantante Marcella Bella. Il fantastico trio, “Zispo, Tony e Cina”, si rimise in auto e se ne tornò alla Dolce Riva, a spopolare al Tiffany e alla Spaghetti Haus dell’amico Camillo Rezzaghi, magari con il Guido Benini, allora rimasto a casa ma, anni dopo, anche lui in Tivù a “Uomini e donne”.
Zispo, classe 1953, una vita a tutta birra: animatore di dancing e balere, sempre in giuria per le miss, arbitro di calcio, consigliere comunale, campione dei tornei di trisac e vigile urbano in quel di Dro. Ma, soprattutto, amico di Ilona Staller, la “Cicciolina”, di professione pornostar. È rimasta famosa la telefonata in diretta al suo programma, poco dopo la mezzanotte, fatta a Telegarda con tanto di poesia sexy che il Zispo dedicò a Cicciolina. Faceva pressappoco così: “Oh! mia cara Cicciolina! sóm el Zispo dela Pasina, vei su da mi che te farò na … (censura) che la durerà fim a domam matina”. Il giorno dopo mezza Riva gli fece i complimenti, il che ci dice che la città, con Telegarda, non dormiva proprio.
E quel fischio struggente è ormai nella storia rivana: “Laggiù, se tu chiudi gli occhi tra i gigli in fior, verrà la Paloma candida del mio amor”. Ahi, Ahi, Ahi, Paloma, Ahi, Ahi, Ahi, Cicciolina.
Vittorio Colombo

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