ROMA – Momento di devozione che interseca inevitabilmente la geopolitica, la Via Crucis al Colosseo ha irritato per il secondo anno consecutivo le autorità ucraine. L’anno scorso il Papa aveva voluto che due amiche, una russa e un’ucraina, portassero la croce in una delle stazioni che commemorano la passione di Gesù. Protestò Volodymir Zelensky in persona, Kiev convocò il nunzio apostolico, si risentì anche il capo della Chiesa greco-cattolica.