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Venezia: lavoro del questore contro baby gang e violenze-TeleVenezia

Un anno difficile quello trascorso dal questore di Venezia, Maurizio Masciopinto in fronte ad un aumento della violenza e della microcriminalità dopo la riapertura legata alla fine dell’emergenza Covid ha dovuto fare ricorso abbondantemente alle armi fornitegli dalla legge.

Provvedimenti da parte del questore di Venezia

Così lungo il litorale per prevenire furti e rapine ha emesso 64 fogli di via per allontanare soggetti pericolosi e altri 84 sono serviti per allontanare i partecipanti ad un rave party avvenuto nel mese di Gennaio a Concordia Sagittaria. In totale ben 171 provvedimenti, che nel 2021 si erano fermati a 122.

Per arginare le baby gang, altro fenomeno riesploso dopo le restrizioni, il questore ha potuto brandire l’arma del Daspo Willy (dal nome del ragazzo Willy Montero Duarte ucciso con calci e pugni per aver difeso un amico durante una lite a Colleferro). Ha emesso 24 divieti d’accesso a locali o zone della movida, di cui 8 per smantellare una baby gang che operava a Jesolo e 6 per un branco che spadroneggiava con rapine e aggressioni ai danni di giovanissimi studenti a Mirano.

In aumento il numero di uomini violenti

Cresciuto anche il numero di uomini violenti verso le loro compagne,  ammoniti per atti persecutori o per violenza domestica. Nel 2021 erano stati 70 gli uomini avvertiti. Nel 2022, invece, il loro numero è balzato a 124. +70%, di cui 50 per atti persecutori e 74 per violenza domestica.

Daspo nelle manifestazioni sportive

In salita anche la violenza negli stadi e i Daspo, ossia il Divieto di Accesso alle manifestazioni sportive, contro gli ultrà. 30 i provvedimenti emessi in occasione della partita al Penzo, tra Venezia e Bologna, a cui è seguita una rissa tra le calli. Altri 15 per la partita Venezia-Cagliari, e 27 per l’incontro Venezia-Genoa.

Non solo provvedimenti per prevenire, ma anche tutela di minori. La polizia veneziana ha provveduto a collocare in strutture idonee 62 minorenni stranieri e 83 ucraini approdati in Italia senza genitori.

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