Sicilia, mense da incubo in scuole e ospedali: non a norma 13 su 37

di Redazione Cronache

Acqua contaminata e corpi estranei nei pasti termosaldati: segnalate 11 persone e sanzioni per 6000 euro. Coldiretti: Si tratta di un’emergenza.

Sono 13 le strutture in cui i Nas di Palermo hanno riscontrato delle irregolarit, nel corso di una campagna di controlli a tappeto che ha coinvolto 37 aziende di ristorazione, tutte impegnate nel rifornimento di mense scolastiche e sanitarie. A seguito di quanto rilevato durante gli accertamenti 11 persone sono state segnalate alle autorit competenti, a cui sono state contestate 13 sanzioni amministrative, per un totale di 6000 euro.

Le infrazioni riguardano principalmente carenze e irregolarit strutturali nella preparazione dei pasti. In un caso, inoltre, sono risultati contaminati quattro campioni di acqua, prelevati in diversi punti della rete idrica interna a uno stabilimento in provincia di Agrigento. L’azienda interessata si era aggiudicata l’appalto per il rifornimento dei pasti a 5 presidi ospedalieri della zona, e dagli esami sui campioni emersa la non conformit di questi ai parametri microbiologici dei batteri coliformi. Per questa struttura stata disposta la chiusura temporanea dell’attivit e la sanificazione delle cisterne, mentre il titolare stato segnalato alle autorit competenti. A Catania, invece, nella mensa di un istituto scolastico, sono state sequestrate diverse confezioni di pasti risultate contaminate da corpi estranei. Il titolare dell’azienda stato denunciato dai carabinieri dei Nas di Catania.

I controlli del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in concerto con il Ministero della Salute, sono stati eseguiti in 1.058 aziende di ristorazione in tutta Italia, che riforniscono le mense scolastiche e ospedaliere, e hanno evidenziato irregolarit in 341 di esse, accertando 482 violazioni, tra penali e amministrative, con sanzioni pecuniarie per un totale di 240 mila euro. Oltre 200 kg di alimenti irregolari sequestrati un dato sconvolgente — commenta Coldiretti — soprattutto quando riguarda l’alimentazione di giovani e bambini. Si tratta di una vera e propria emergenza, che va fermata con controlli e sanzioni, ma anche con interventi precisi che prevedano l’utilizzo di prodotti locali. Con il cibo non si scherza.