Giovedì 6 aprile ha riaperto l’ascensore che collega Riva al Bastione ed è stato subito record. 500 i passaggi registrati dalla stazione a valle, dunque attese più che positive anche per Alfonso D’Ambrosio, il gestore del ristorante che dopo tante traversie, finalmente si dichiara ottimista. “Le aspettative sono molto alte – dichiara – siamo partiti bene e speriamo che questo meraviglioso “aggeggio” funzioni e sia un volano turistico quale deve essere. Ovviamente anche se l’ascensore non funzionasse noi siamo sempre qui”. “Fino a metà maggio – prosegue – siamo aperti con orario invernale che va dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 19, mentre nel week end siamo aperti fino alle 23.30. Poi entrerà in funzione l’orario estivo, ossia aperto tutti i giorni dalle 10 fino a mezzanotte e mezza”.
Il terrazzo già di prima mattina è affollato, il Bastione è preso “d’assalto” di visitatori curiosi. Il gestore del bar ristorante, nonostante il periodo difficile della pandemia e degli inconvenienti all’ascensore sorride ed è molto positivo. “Siamo in diciotto a lavorare qui – aggiunge – Sono riuscito a mantenere buoni rapporti con il personale che è tornato volentieri. Questo è un posto fantastico, me lo lasci dire da “trentino” adottato e che qui opera da oltre vent’anni. I problemi ci sono stati, certo, ho perso del fatturato importante ma credo che costruire barriere non sia propositivo. Ieri è andata bene, questo conta. Le prospettive per la stagione sono buone, conviene a tutti andare d’accordo per il bene comune”.
D’Ambrosio spende gli ultimi minuti per dire che il Bastione, simbolo della città, meriterebbe più illuminazione e di essere valorizzato, qualora si potesse anche con piccoli eventi di cui lui e il suo staff si occuperebbero volentieri, Soprintendenza, Comune e APT permettendo.
Un ultimo pensiero lo tiene per Maso Ronc: “Ne farei un piccolo Boutique Hotel – conclude – investendo anche risorse mie personali. Pensi a collegare il Bastione con Maso Ronc e la Maddalena, per poi scendere dal sentiero delle Foci che si chiude alla fine di via Ardaro. Sarebbe un’attrattiva storica e culturale notevole per escursioni guidate, perché qui siamo nel posto più bello del lago di Garda”.
