Un corposo documento quello che l’architetto portoghese João Nunes ha presentato in Consiglio comunale ad Arco su come si dovrebbe intervenire per riqualificare l’area fascia lago arcense. Il progetto, costato 34 mila euro è stato svelato a Giunta, consiglieri e pubblico presente in sala.
Un documento fitto e composto da 36 pagine che si focalizzano su sei obiettivi e nove precisi interventi.
Assieme al collega Andrea Menegotto dello Studio “Proap”, Nunes ha posto subito l’accento su ciò che nel progetto si contempla, ossia che prima di tutto si deve avere una visione d’assieme dell’intero territorio. La prima cosa da fare (e capire) è che si deve rendere più “visibile” il lago nel territorio di Arco. Le aree fronte lago dovranno essere ad utilizzo collettivo, un parco insomma, migliorandone l’attraversamento, la percorrenza e l’accesso, in particolare alla mobilità che Nunes ha definito “debole”.
Per questo riqualificare tutte le aree che sorgono a nord della statale Gardesana è fondamentale, mettendo mano al posizionamento di tutte le attività in loco. Senza dimenticare l’agricoltura e le coltivazioni che vi ci si trovano, valorizzandole al massimo.
La logistica del Circolo Vela Arco va riqualificata nel suo intero complesso, anche questo sarà fondamentale. Le imbarcazioni, gli accessi all’acqua, le attrezzature, gli uffici, i depositi sono completamente da riqualificare al fine di mettere l’operatività in condizioni decisamente migliori di quella in cui è costretta oggi ad operare quando si organizzano, ma non solo, gli eventi velici, nazionali o internazionali che siano.
Allora cosa si dovrebbe fare? Spostare il camping a nord della statale gardesana, prima cosa, e su quel terreno realizzare un parco che disponga di strutture ricettive come bar e ristorante. Idem per il supermercato Lidl che oggi opera in quella che un tempo era l’area Oradini, utilizzando quello spazio sempre per trasformarlo in parco attrezzato con accesso diretto al lago. Prati, ombra, servizi, ha detto Nunes.
Un percorso ciclopedonale, inoltre, è ciò che serve e che possa soprattutto permettere l’attraversamento della strada Gardesana in assoluta sicurezza. Valorizzare l’area agricola ai piedi del Brione è altrettanto vitale per l’architetto portoghese, così come la realizzazione di un parcheggio che asserva alla fascia lago. Un Parco agricolo? Anche a questo pensa Nunes, che così facendo ritiene si possano valorizzare le eccellenze del territorio.
La Gardesana come si attraversa? “Con un sottopasso urbano” ha messo nero su bianco Nunes, anche se ritiene questo sia la problematica più difficile da risolvere, oppure un ponte ciclabile di pendenza non superiore all’8%, cosa che permetterebbe una bella vista sulla baia, su Torbole e sul fiume Sarca.
E il sindaco Betta che ne pensa? “Sostanzialmente con questa presentazione in Consiglio comunale abbiamo dato ufficialità e posto agli atti quello che è uno studio che secondo me è di straordinaria visione. Il punto che chiude anni di discussioni, che ha il coraggio di valorizzare la fascia lago. Aree pubbliche per chiunque, turisti, residenti e visitatori in un’area frequentata, quindi i nostri cittadini, e io parto da questo, è che tutti potranno usufruire di un’area che è di tutti e in una zona strategica. Spostare le macchine dei campeggiatori, delle attività lavorative da una zona dove passerà un ciclabile che ha visibilità mondiale è un grande risultato. Anche per la valorizzazione dell’area agricola. Dunque, un progetto di ampio respiro e che pone le basi del futuro di tutta quell’area. Questa è la pietra miliare del progetto che ha una grande visione e di ampio respiro che amplierà la qualità e la vivibilità del nostro territorio”.