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Morto durante lo stage, parla la zia: «Un anno dopo aspettiamo ancora la verità»

di Ilaria Sacchettoni

Giuseppe aveva 16 anni: il 14 febbraio del 2022 mor in un incidente durante l’alternanza scuola-lavoro. La parente: Su mio nipote Giuseppe ancora nessuna risposta

Zia Angela dice che in atto una rimozione: trascorso un anno e ancora nessuna risposta riguardo alla morte di mio nipote. Mi batto perch non sia dimenticato. Giuseppe Lenoci, 16 anni, abitava con mamma e pap, carpentiere, a Monte Urano (Fermo) ma quel giorno, il 14 febbraio 2022, i genitori Sabino e Francesca finirono per fare il riconoscimento del corpo a Serra de’ Conti, Ancona. Un anno dopo, il 10 febbraio a Monte Urano si terr una conferenza stampa voluta dai familiari, in Comune, e il 14 una fiaccolata.

Le domande senza risposta

Giuseppe, studente in termoidraulica in un istituto della zona, stava facendo uno stage, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, a quasi cento chilometri da casa quando l’auto sulla quale viaggiava fin contro un albero. Come? Perch? Non lo sappiamo — dice Angela — nessuno ha mai risposto a queste semplici domande. Non la scuola. Non l’azienda per la quale stava facendo una ricognizione. Non la Procura, che certamente star facendo un lavoro approfondito ma che, al momento, non ha ancora concluso. Il procuratore capo di Ancona Roberto Rossi e la sua sostituta Serena Bizzarri hanno effettuato una iscrizione nel registro degli indagati per omicidio colposo: il guidatore dell’auto sulla quale viaggiava Giuseppe sotto inchiesta. Gli avvocati dello studio legale Formica di Civitanova seguono, oltre all’inchiesta penale, la questione dei risarcimenti, ma per l’una e l’altra cosa, i tempi appaiono lunghi. Il grande dubbio che quella trasferta cos lontana da casa fosse un incarico surrettizio anzich un momento di apprendimento protetto, perch a quanto pare il guidatore stava andando a riparare una caldaia rotta. Come stanno davvero le cose?

La zia

Lei, la zia, una piccola imprenditrice di Loconia sul Gargano, un passato da migrante in Germania, quindi l’avvio di un bar pizzeria: Giuseppe trascorreva un mese con noi durante l’estate. Un paese che come una noce. Gli chiedevo: “Non ti annoi?”. E lui: “Mi basta stare con voi”. La scuola. La famiglia. Il calcio. Quello s: Giocava nel Campiglione, una squadra locale, lui un ragazzone gi formato, finch qualcuno di una squadra nazionale di cui preferisco non fare il nome lo not. Gli offrirono di andare con loro. Lui ebbe qualche dubbio. Mi chiedeva: “Zia che faccio?”. Forse aveva paura di allontanarsi dalla famiglia. Mi disse: “Resto qui”.
Neppure le scuse della scuola sono arrivate: Tempo fa Sabino mi ha chiesto “accompagnami, voglio vedere dove studiava”. Siamo andati. Nulla lo ricordava. N un’aula, n il cortile appena inaugurato. Chiediamo di sapere cosa c’ in queste convenzioni fra scuole e aziende.Vogliamo che non accada ad altri. Manifestazioni di solidariet? Ci ha scritto la famiglia Parelli (Lorenzo Parelli il diciottenne friulano ucciso da una trave durante l’ultimo giorno di stage,
ndr ), ci ha fatto un grande piacere.

31 gennaio 2023 (modifica il 31 gennaio 2023 | 23:17)

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