di Carlotta Lombardo
Il ragazzo non aveva mai dormito fuori casa e ha partecipato al viaggio di istruzione di sei giorni a Vienna grazie alla volont dei ragazzi della V Q del Liceo artistico Chiabrera Martini. La mamma: stata una cosa meravigliosa
Hanno sfidato le barriere, fisiche e mentali, regalando al loro compagno di classe, affetto da autismo, la possibilit di vivere, insieme a loro, la spensieratezza della tanto attesa gita scolastica dell’ultimo anno. Sei giorni di istruzione a Vienna, un’opportunit eccezionale di formazione e condivisione di esperienze in una citt dove, probabilmente, nessuno di loro era ancora mai stato. Figuriamoci Mattia Rizzo, 19 anni, che prima di questa esperienza a causa della sua malattia non aveva nemmeno mai dormito fuori casa. Alla notizia per che presto la scuola avrebbe permesso loro di partire in gita scolastica i ragazzi della V Q del Liceo artistico Chiabrera Martini di Savona non hanno avuto dubbi: Mattia sarebbe stato dei loro. Anche lui, sarebbe salito sul Prater di Vienna o avrebbe ammirato i palazzi imperiali con i loro, magnifici, giardini.
Il momento pi bello di questi sei giorni? Vedere gli occhi di Mattia illuminarsi quando ha saputo che sarebbe salito sul Prater di Vienna, ha raccontato la mamma di Mattia, Liana Cappato. Un sogno avverato grazie alla caparbiet dei ragazzi che, una volta deciso che anche Mattia doveva partecipare alla gita scolastica, si sono rivolti al dirigente della scuola, Domenico Buscaglia, per esternare il loro desiderio. Il docente di sostegno, che segue Mattia in classe, si detto disponibile a stare con Mattia, 24 ore su 24, per i sei giorni della gita e la richiesta arrivata alla mamma di Mattia. Non l’avevo mai lasciato andare senza di me. L’idea mi spaventava: un paese straniero e sei giorni fuori casa mi sembravano muri insormontabili, ma, allo stesso tempo, non volevo negare a Mattia questa gioia — ha detto —. stata una cosa meravigliosa a e ringrazio tutti.
21 marzo 2023 (modifica il 21 marzo 2023 | 20:14)
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