Un milione e mezzo di Euro per il Lido Palace di Riva del Garda. Questa è la cifra che il nuovo “asset” dei soci della Hotel Lido Palace S.p.A. composto da Lido di Riva s.r.l., Garda Investimenti Hotel, Cassa Rurale Alto Garda Rovereto, Mediocredito e Garda Trentino Sviluppo ha deliberato per ammodernare gli arredamenti e alcune strutture interne dell’Hotel. Gli interventi sono stati approvati all’unanimità (erano assenti per precedenti impegni i soci della Cassa Rurale e di Gts) e saranno sostenuti finanziariamente con risorse interne della società controllata al 51% dalla Lido di Riva del Garda S.p.A., società il cui 54% del pacchetto azionario appartiene al Comune di Riva del Garda, mentre il 46% è di Trentino Sviluppo.
Interventi necessari e coerenti con gli obiettivi dell’Hotel, è stato detto da Paolo Signoretti, consigliere di Lido Palace S.p.a. e di Garda Investimenti, volti a trasformare il Lido Palace la miglior struttura ricettiva di tutto il lago di Garda. Il Consiglio di Amministrazione lo ha sottolineato nella relazione presentata ai soci, motivando il fatto che negli ultimi anni gli standard qualitativi erano stati lasciati andare un po’ nel dimenticatoio; dunque, era necessario dare un input in questa direzione per migliorare alcuni aspetti strutturali della cucina, nei magazzini e depositi, nell’area Wellness e sistemare alcune infiltrazioni dalla copertura.
È inoltre prevista una generale riqualificazione degli spazi, del bar e di quegli ambienti che, fino ad oggi, erano privi di una funzione specifica. Ma si andrà anche a sistemare la cabina elettrica, il parcheggio interrato e, in un futuro, l’ampliamento dell’offerta ricettiva sul lato che guarda a nord-est verso il torrente Varone. Tema, questo, inserito nella Variante 13 all’esame della Commissione urbanistica. Interventi, lo ha detto Signoretti e ribadito dal presidente della Lido Delio Picciani, necessari anche per far accrescere il valore della struttura in funzione dell’uscita del Comune dal pacchetto azionario che sarà messo sul mercato, il tutto a vantaggio dell’Ente pubblico.