di Irene Soave
La «prof» di corsivo e stellina di OnlyFans: «Non ne voglio parlare. E non tornerò a fare l’estetista». «Mi hanno chiesto di fare un libro e ho accettato. Sono sommersa di critiche»
Parlando di sé si dice conosciuta: «Famosa è Beyoncé». La sua voce non ha la cantilena che tra i giovanissimi milanesi è di moda scimmiottare, tra gli altri detestare, e di cui lei ha fatto una fortuna: il corsivo . Tace molto, non scherza quasi, risponde spesso «non so»: un’arte utile che molti adulti potrebbero imparare dalla «prof» Elisa Esposito, 19 anni, diplomata estetista ora stellina sui social, è saper lasciare un silenzio in una conversazione senza affannarsi a riempirlo. «Sono timida», spiega. Ma come: ha un milione e 200 mila seguaci su TikTok, 495 mila su Instagram, e su OnlyFans promette «tante fotine sexy». Finora se ne trovano 11 — non pornografiche e quasi neppure erotiche, in costume o in tuta, piercing su ombelico, sterno, setto nasale — che hanno raccolto 21 mila «like». Per vederle si pagano 15 euro al mese. «Sono timida, ripeto. Sui social è tutto più facile». Su OnlyFans, dove l’ho contattata, la sensazione è che risponda un suo assistente. «Non parlo di OnlyFans». Una prima versione di questa intervista era stata fatta, su richiesta della sua agente Alessia Arceci, a mezzo messaggi vocali: avevo inviato una ventina di domande, le aveva evase tutte in 99 secondi complessivi. Ma era fine agosto. Il suo ragazzo, Davide Gentile, l’aveva lasciata con un annuncio su TikTok invocando «incompatibilità». «Ero stata male, ho perso varie occasioni», ha poi detto in un’intervista. È passata? «Sì». Come? «Siamo tornati insieme». Oggi l’umore è più alto. In libreria è appena apparso il suo Amioe. Il manuale del corsivoe (Mondadori Electa). Appunto, un manuale di corsivo.
Cioè?
«Vocali dilatate, qualche “o” che diventa una “e”, una presa in giro dei toni delle ragazze bene di Milano. Ma è una cosa da ragazzi. Non ho mai capito perché ai boomer interessi tanto».
Come è nato questo libro?
«Da qualche mese do “lezioni” di corsivo su TikTok. Volevo farne un manuale».
Temi le critiche di chi preferisce i libri colti?
«Sono sommersa dalle critiche. Ma me lo ha chiesto Mondadori Electa: io capisco gli snob, capisco che ci sono scrittori che per tutta la vita tentano di pubblicare e non ce la fanno mai, ma chiunque avrebbe accettato una proposta così».
In quante copie è stato stampato?
«Non so».
Hai un libro preferito?
«Leggo poco».
Cosa piace di te?
«L’ironia. Certo, per chi la capisce. Molti adulti sembrano non capirla. I bambini, io ve lo dico, la capiscono».
Che età hanno i tuoi fan?
«I più, tra i 6 e i 17 anni».
Molti tuoi contenuti sono sexy. Sono adatti a loro??
«Preferisco non rispondere».
I tuoi genitori che dicono del tuo lavoro?
«Intanto sanno cos’è TikTok, non tutti i ragazzi hanno questa fortuna. E mi supportano».
Che lavoro fanno?
«La mamma lavora in un’azienda di illuminazione. Il papà è tassista. Hanno cinquant’anni. Ho ancora tre nonni, uno è su Instagram».
I tuoi ti seguono sui social?
«Sì, hai voglia».
Brontolano per le pose ammiccanti?
«Mai».
Litigate?
«Per le solite cose. Tipo: non fai mai niente in casa, io alla tua età aiutavo, tu no…».
E hanno ragione?
«Pessima domanda (ride). Sistemo la mia camera… ogni tanto apparecchio».
Con i proventi del tuo lavoro contribuisci alla casa?
«Ho preso dei regali per la mia mamma… Scarpe, qualche vestito, una borsa».
In cosa consiste il tuo lavoro?
«Creo video e foto. Devono essere diversi ogni giorno, e distinguermi dagli altri influencer».
Per quante ore al giorno?
«Dipende».
Facciamo oggi.
«Mi sono alzata tardi».
A che ora?
«Alle dieci. Poi sono andata a fare la spesa con mio papà, più tardi farò due video per TikTok; poi ho fatto le valigie, domani parto per Dubai. Visito un amico».
Chi sono i tuoi amici?
«Qualche ragazza della scuola di estetica, qualche amica delle medie».
La tua migliore amica?
«Non c’è. Da quando sono conosciuta molti mi si avvicinano, ma solo per chiedermi di taggarli nelle mie stories. Dico semplicemente di no».
Senza eccezioni?
«Per ora no. Le persone che ho ora vicine sono le stesse che avevo prima».
L’ultima volta che hai pianto?
«Oddio. Boh? Può essere settimana scorsa. Avevo litigato col mio ragazzo».
Lui che tipo è?
«Si chiama Davide Gentile, ha 24 anni e lavora in una roba di informatica, non l’ho mai capita. Con numeri e codici strani. A differenza mia è un sacco estroverso, parla anche con i muri (ride). Se mi sono iscritta su TikTok è stato grazie a lui. Nemmeno volevo».
Torniamo al lavoro. Come guadagni?
«Carico i miei contenuti sui social, spesso con qualche sponsor; poi faccio serate in giro per l’Italia».
Quanto guadagni?
«Eh, non lo posso dire».
Una stima…
«No, non si dice».
Temi le critiche?
«Non vado dagli altri a chiederlo. Non penso che alla gente debba interessare».
Alcuni creator su Only Fans vantano guadagni anche da 50 mila euro al mese.
«No, sinceramente Only non lo voglio nominare. Ho rifiutato decine di interviste a chi voleva parlare di Only».
OnlyFans, su cui Elisa ha cominciato, un anno fa, la sua vita di creator, è una piattaforma di contenuti a pagamento, quasi sempre erotici. In un video su TikTok ha detto che «porta soldi, ma distrugge psicologicamente», e che la titolare del centro estetico in cui lavorava — si è licenziata a luglio — l’aveva «messa a pulire il cesso» dopo aver scoperto che aveva un profilo.
Ti piaceva fare l’estetista?
«Prima ho fatto due anni di turistico, ma non mi piaceva, non ero portata, c’erano economia, inglese, francese…».
Ma come. Poi hai inventato una lingua! È una vendetta?
«Ma non l’ho inventato io il corsivo… Non lo so chi lo ha inventato, alcuni dicono che è in una canzone… ma non è così importante, no?»
No. Torniamo alla scuola di estetica.
«Mi piaceva, tranne le ore di massaggio: sempre le stesse manovre».
Ma tu ti vedresti a tornare a fare questo lavoro? Se ti stufi di TikTok.
«Ma io non mi stufo di TikTok».
Metti che chiude TikTok.
«Allora, in un centro estetico come estetista non mi vedo. Make-up artist, che poi è la cosa per cui ho cominciato la scuola, invece sì».
E tra cinque anni, comunque, cosa pensi che farai?
«Finché ce n’è, io resto qui. Sui social».
E poi?
«Eh, poi vedremo».
5 dicembre 2022 (modifica il 5 dicembre 2022 | 22:48)
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