“Siamo qui per rassicurarvi e per illustrarvi la situazione di PFAS sul nostro territorio con la massima trasparenza. L’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente monitora attentamente le acque di superficie del Trentino con grande professionalità e nell’interesse della salute pubblica. Per quanto riguarda Arco, possiamo dire che non vi sono problemi legati alla presenza di PFAS, poiché il dato diffuso, relativo al 2018, non corrisponde al vero ed è frutto di un errore materiale”.
Con queste parole è intervenuto il vicepresidente e assessore all’ambiente Mario Tonina, che ad Arco ha partecipato ai lavori del Consiglio comunale dedicato ai PFAS nelle acque.
Con il vicepresidente Tonina erano presenti il dirigente generale del Dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia, cooperazione Roberto Andreatta, il dirigente generale di Appa Enrico Menapace, con la dirigente del Settore qualità ambientale Raffaella Canepel e il dirigente del Settore autorizzazione e controlli Gabriele Rampanelli, il dirigente del Servizio opere ambientali Mauro Groff con il direttore lavori della bonifica della Maza Paola Mattolin, nonché il dirigente generale dell’Avvocatura Giacomo Bernardi.
In apertura il sindaco Alessandro Betta ha riportato la preoccupazione della comunità in merito alle notizie riportate dalla stampa, evidenziando come fin da subito l’amministrazione comunale si sia attivata per acquisire informazioni presso le strutture provinciali, che hanno operato con trasparenza e collaborazione.
Nel corso dell’intervento, la dirigente Canepel ha fornito un quadro esauriente sui PFAS e sul loro monitoraggio, oltre ad illustrare la situazione dei corpi idrici della zona di Arco. In conclusione ha esposto i dati del Rio Salone: “Sui dati del 2018, che hanno generato l’allarme ingiustificato, va precisato che l’analisi era stata effettuata da ARPA Veneto che, per mero errore materiale, ha scambiato il dato del Rio Salone con quello di tutt’altro campione; abbiamo segnalato ad ISPRA l’errore, ma è purtroppo rimasto nelle banche dati. I valori corretti del Rio Salone mostravano, al contrario, la totale assenza di PFAS e anche nelle indagini successive tutti i dati sono risultati inferiori al limite di quantificazione strumentale, ovvero lo strumento non riesce a leggere nulla perché è al di sotto delle sue prestazioni”, ha concluso la dirigente Canepel.
Come evidenziato dai tecnici, a partire da domani ci sarà un nuovo strumento a disposizione dei cittadini: una mappa interattiva con i dati sul monitoraggio di APPA sui corsi d’acqua, consultabile sul sito: www.appa.provincia.tn.it/