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Nel luogo adiacente a quello dove avvenne la tremenda esplosione del 23 maggio, sorge oggi un giardino curato dall’Associazione Quarto Savona 15

| Gianandrea Rorato |

L'olio di Capaci alle diocesi di Treviso e Vittorio Veneto

TREVISO – Quest’anno ricorre il trentunesimo anniversario delle stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio, dove persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Francesca Morvillo, insieme ai poliziotti incaricati della loro tutela, nonché il trentesimo anniversario delle stragi che cosa nostra attuò a Firenze, Roma e Milano. Nel luogo adiacente a quello dove avvenne la tremenda esplosione del 23 maggio, sorge oggi un giardino curato dall’Associazione Quarto Savona 15 (sigla radio dell’auto di scorta), animata da Tina Montinaro, vedova del capo scorta. Su questo terreno sono coltivate diverse piante di ulivo, ciascuna dedicata ad una persona delle istituzioni caduta per mano mafiosa. Anche quest’anno l’Associazione ha provveduto a raccoglierne i frutti e ricavarne l’olio. La Questura di Palermo, insieme all’Associazione Quarto Savona 15, lo scorso anno donò quest’olio alla Chiesa siciliana, nutrendo la speranza che potesse venire consacrato nella Messa Crismale della Settimana Santa per essere utilizzato come olio santo da tutte le Diocesi della Sicilia. Quest’anno l’iniziativa è stata estesa a tutte le Diocesi italiane, per portare a tutto il Paese il messaggio di rinascita e redenzione che nasce da quest’olio nato dalla terra bagnata dal sangue dei martiri della giustizia e il Questore di Treviso ha fatto dono al Vescovo della Diocesi di Treviso Michele Tomasi e al Vescovo della Diocesi di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo, di una piccola bottiglia contenente l’olio del “Giardino della Memoria di Capaci”, affinchè possa essere consacrato nelle Messe Crismali della Settimana Santa ed essere utilizzato come olio santo anche nelle Diocesi della Marca.

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