“È chiaro che non sali in auto in sette. Su questo puoi fare tutta l’educazione stradale che vuoi, puoi mettere la prevenzione che vuoi, mi sembra oggettivo“. Alla presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini fa un notevole scivolone commentando l’incidente mortale avvenuto nelle prime ore del mattino di domenica alle porte di Alessandria, dove un 22enne alla guida di una Peugeot 807 ha perso il controllo del mezzo, finito fuori strada uccidendo tre passeggeri e ferendo sé stesso e gli altri tre passeggeri.
Irresponsabile il conducente lo è stato di sicuro, se è vero che non si è fermato all’alt dei Carabinieri (e che procedeva a zigzag in piano centro abitato). Ma il ministro prende un granchio colossale rimproverando i giovani di essere saliti “in auto in sette”: come riportano le cronache all’unanimità, infattti, il modello in questione di Peugeot 807 – una monovolume di grossa taglia prodotta dal 2002 al 2014 – era proprio uno di quelli a sette posti, distribuiti su tre file di sedili. “È giusto sanzionare gli automobilisti irresponsabili”, sentenzia Salvini. Già, ma non per il motivo che dice lui.
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