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A Ronchi si rinnova la tradizione del Presepe in movimento | Il Friuli

Qualcosa come 450 figure animate azionate da un unico motore. Ben 50 in più delle passate edizioni. A Ronchi dei Legionari torna, per il 42esimo anno, il presepe animato progettato, realizzato e curato da Corrado Gon nell’antica chiesetta di Santa Domenica, nel rione di Selz.

Potrà essere visitato fino al 9 gennaio, dalle 10.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30, mentre da quella data e fino al 22 nei pomeriggi, dalle 14.30 alle 17.30, e nei festivi anche al mattino.

Un traguardo di non poco conto, raggiunto con moltissimo impegno e un costante e certosino lavoro. Un’opera non facile da inventare, progettare e costruire, sopratutto perchè nasce dalla mente e dalle mani di una sola persona e, principalmente, senza l’aiuto del computer in un epoca dove la tecnologia digitale è quasi fondamentale.

“Già nei primi anni Settanta – raccontaGon  – le persone passavano per casa e vedevano i miei primi esperimenti. Così, nel 1978, iniziai a pensare. Perché le statuine sul mio presepio dovevano stare ferme? Nel 1979 le prime prove molto, molto difficili da realizzare, quasi impossibili rispetto alle tante idee. Cartone, cartapesta, gesso. Ho dovuto fare i conti con materiali quasi impossibili da lavorare, primo per lo sgretolamento e sfarinamento, visto che non esistevano ancora collanti e resine così efficaci. Tra il 1980 e il 1981 diedi vita a quelle figure belle si ma, ma ancora troppo ferme. Serviva un movimento e mi diedi da fare”.

Ronchi dei Legionari diventa così la capitale dei presepi in movimento. Corrado Gon, oggi come oggi, è l’unico artigiano rimasto a tramandare questa tradizione. Nei prossimi giorni la chiesa di Maria Madre proporrà quello di Giuseppe Ermacora, con 280 figure animate, mentre non si sa ancora se potrà essere riproposto quello di Silvano Bassi, che di figure ne ospita 120.

Mentre c’è attesa per il tema che caratterizzerà la nuova edizione del presepe della famiglia Dessenibus in via 4 Novembre. “Questa è una grande tradizione della nostra città – sono ancora le parole di Gon – e credo che sia arrivato il momento di valorizzarla. Qualche anno fa l’Amministrazione comunale ha realizzato un opuscolo, ma faccio appello al sindaco, Mauro Benvenuto, e all’assessore al commercio, Gianpaolo Martinelli, perchè si lavori per ampliare questa promozione che ha ricadute anche sull’economia locale. Ogni anno questi presepi sono meta di migliaia di visitatori che, anche in questo modo, hanno l’occasione di conoscere Ronchi dei Legionari”.

La sua opera si sviluppa su una superficie totale di 16 metri quadrati. Nella chiesa di Maria Madre, come detto, sarà allestito il presepe realizzato nel 1931 da Giuseppe Ermacora e che propone 280 personaggi in movimento. E’ costituito da sei blocchi attaccati fra loro e collegati ai personaggi attraverso i fili degli ingranaggi, che mettono in moto centinaia di personaggi lungo le corsie di questo quadro.

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