una-dieta-lampo-prima-del-natale?-non-serve,-ecco-perche-(e-altri-errori-da-evitare)

Una dieta lampo prima del Natale? Non serve, ecco perché (e altri errori da evitare)

di Margherita De Bac

Le diete lampo prima delle abbuffate non servono a nulla. Evitare carne, mangiare tanta verdura e bere molta acqua

Mettersi a stecchetto da oggi a sabato per non rinunciare ai pasti di Natale? «È una strategia errata e inutile», sconsiglia Giacinto Miggiano, professore di scienza dell’alimentazione all’Università Cattolica. La dieta prefestiva «non significa digiuno o restrizioni. Può invece essere saggio cominciare a non esagerare già nella settimana precedente». Ecco come gestire al meglio gli impegni della tavola senza rischiare troppi danni sul piano del peso.

La dieta lampo

Non serve a nulla se non a farci sentire autorizzati a sgarrare una sera dopo l’altra. Perdere peso con una dieta lampo significa perdere liquidi e massa muscolare senza intaccare i grassi. La bilancia tornerebbe ad aumentare alla prima mangiata natalizia e il grasso avrebbe la meglio.

Più verdure, meno carne

Una svolta potrebbe essere invece quella di dare molto spazio a verdure e liquidi. Provate a bere almeno due litri di acqua al giorno oppure un litro e mezzo di acqua e due tisane o tè. A colazione, scegliete pane o cereali integrali, frutta secca, uova, ricotta, formaggi magri, yogurt bianco e un po’ di frutta. Iniziate ogni pranzo o cena con una bella porzione di verdura cruda, possibilmente amara (radicchio, scarola, indivia belga, ravanelli) condita con olio extravergine di oliva. Poi passate al secondo piatto, preferibilmente composto da pesce, uova, formaggi magri o legumi e lasciate la carne per le giornate di festa: tutti i menu tradizionali ne prevedono molta, potete quindi farne a meno per 10-15 giorni.

Gli strappi alla regola

Se durante l’anno si è osservata una dieta salutare allora a Natale e Capodanno è lecito «premiarsi», senza abbuffarsi ma senza rinunce per senso di colpa. Se non ci sono condizioni particolari (diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari) a nuocere sono gli eccessi quotidiani, non gli strappi alla regola.

Primi e secondi

I primi sono ricchi di carboidrati. Per non privarsi di lasagne, ravioli o agnolotti si possono dimezzare le porzioni, optando per quantità più abbondanti di secondi piatti, privilegiando il pesce. Il brodo per i tortellini va preparato il giorno prima in modo da far affiorare in superficie il grasso da eliminare con un cucchiaio. Formaggi pochi e in piccole quantità. Preferire gli alimenti non precotti, leggendo sull’etichetta il contenuto in sale e grassi.

Come regola generale, limitare gli extra alle due giornate di Natale e Capodanno evitando eccessi alla vigilia, il 24 dicembre e all’Epifania, il 6 gennaio. Per il cotechino fare attenzione alla cottura, cambiando l’acqua per abbassare il contenuto di sali e grassi. Ricorrere con moderazione a salatini, patatine e noccioline. Il pane è meglio sceglierlo senza sale.

I dolci e l’alcol

Pandoro e panettone sono ricchi di grassi, zuccheri e sale. Dopo un pasto abbondante accontentiamoci di piccole porzioni, se proprio non si può rinunciare. La frutta secca in piccole quantità al posto dei dolci natalizi perché ha una composizione più equilibrata. Per il vino due bicchieri al giorno, uno bianco e uno rosso. Meglio evitare cocktail e superalcolici.

Mantenere l’abitudine di fare attività anche se fa freddo durante le feste con regolari passeggiate. Se rimaniamo a casa cerchiamo di fare ogni giorno almeno 30 minuti di attività aerobica (cyclette o tapis roulant).

Se si ingrassa?

Se durante le feste si «prende» un chilo si può tornare alla normalità in una o due settimane o anche prima, aumentando l’attività fisica.

22 dicembre 2022 (modifica il 22 dicembre 2022 | 07:13)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Related Posts

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

16 − 14 =