di Silvia Risitano
15.12.2022 – 11.15 – Comunicare. È essenziale. Se non comunichi, non esisti.
Pubblicità o passione? Cos’è che fa avvicinare le persone ad un nuovo sport? Come possono conoscere i valori, la passione dei giocatori, la determinazione se tutti questi elementi non vengono comunicati nel modo corretto? È quindi necessario adottare tecniche di marketing per avvicinare le persone alla propria società sportiva. È proprio questo, ciò che tutto il movimento rugbistico italiano sta facendo negli ultimi anni e che ha portato ad una notevole crescita della popolarità della nazionale italiana.
Cosa s’intende per “buona pubblicità”? Marketing e pubblicità per il grande pubblico hanno lo stesso significato. Tuttavia, ci possono essere sia riscontri positivi che negativi. Facciamo qualche esempio, prendendo come spunto il movimento rugbistico triestino.
Il marketing buono è quello che porta vantaggi alla società, non solo in termini economici ma anche dal punto di vista di “brand awareness”, ovvero la notorietà della società. Creare eventi che coinvolgano l’intera comunità cittadina, accrescono la conoscenza del movimento in città. Un esempio può essere il Movember, che da ormai 13 anni viene organizzato dai ragazzi del FIRSTXV attraverso: eventi di divulgazione scientifica, feste e aperitivi di raccolta fondi. Un altro esempio può essere anche la realizzazione della mostra fotografica tenutasi dalla società rugbistica triestina, il cui scopo era quello di trasmettere, attraverso le immagini, le parole e la passione per il rugby. La mostra è stata prima organizzata in collaborazione con il PAG — progetto area giovani — del comune di Trieste e successivamente riproposta presso la sala mostre del C.C. Il Giulia, partner della società già da alcuni anni. Negli anni, inoltre, grazie alla realizzazione di manifestazioni extra sportive il Venjulia ha fatto si che si siano create delle partnership molto forti con un’altra società sportiva triestina: la Pallanuoto Trieste.
Riscontri negativi, invece, si possono ottenere nell’eventualità in cui la pubblicità risulti sproporzionata rispetto ad aspetti interni della realtà. Sarà, quindi, fondamentale un opera svolta verso l’esterno mediante la comunicazione, ma, tuttavia, è necessario che questa sia coordinata al lavoro svolto internamente.
A cosa serve la “buona pubblicità”?
Molti si domanderanno: a cosa serve organizzare eventi, tornei, mostre e molto altro. Tutto ciò serve per creare una rete di amicizie e supporter, che possano aiutare l’ASD a crescere. Il Venjulia da due anni a questa parte non ricerca sponsor ma “partner”, “amici”, “sostenitori”. L’idea è quella di fare networking tra aziende del territorio. La dimostrazione di quanto appena detto è la maglia della FIRSTXV che quest’anno vede l’apposizione degli sponsor sul retro della maglia e lo scorso anno, attorno al logo della società, posto al centro del petto, al fine di richiamare l’idea di centralità.
In sostanza la comunicazione risulta essere essenziale, soprattutto per una piccola realtà sportiva, e senza la comunicazione le possibilità di crescita si ridurrebbero di molto.
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