TRIESTE – Un tentativo di estorsione definito con “metodi mafiosi”, alla stregua di una richiesta di pizzo. E’ quanto è stato denunciato ai carabinieri da un imprenditore triestino nel settore dell’alimentare due giorni fa e sul quale TriestePrima manterrà il massimo riserbo nei dettagli. La notizia, però, ha iniziato a circolare negli ambienti dell’informazione anche e soprattutto in virtù della sua diffusione attraverso modalità social. I militari dell’Arma confermano il tentativo di estorsione commesso ai danni del professionista (non indicheremo neanche la zona della città, per proteggere la persona offesa e la sua famiglia). Secondo quanto si apprende, gli investigatori hanno “ottimi elementi” (sono state acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza) per procedere all’individuazione dell’uomo che ha tentato di estorcere denaro all’imprenditore. Sulla vicenda aleggiano due ulteriori elementi, tutti ancora da confermare. Secondo alcune voci vicine ai protagonisti, gli episodi potrebbero aver coinvolto altri commercianti e potrebbero essere stati più di uno, ma la paura di eventuali e possibili ritorsioni avrebbe indotto le vittime a non denunciare i fatti. Il condizionale, in questa fase delle indagini, è d’obbligo. Il tentativo di pizzo, tuttavia, c’è stato. Scoprire come si sia arrivati a questo punto (e se davvero l’estorsione ha modalità mafiose) è operazione che toccherà agli investigatori.