Appena sette secondi, da quando il caccia Eurofighter pilotato dal capitano Fabio Antonio Altruda esce da una fitta coltre di nuvole e l’attimo in cui colpisce il letto dell’alveo del fiume Birgi esplodendo. Troppo pochi per lanciare il may day, insufficienti per azionare il comando di espulsione dalla cabina di pilotaggio del monoposto. Oppure gli ultimi momenti febbrili di un tentativo di correggere l’assetto dopo un evento imprevedibile? Alcune delle domande alle quali dovranno rispondere due inchieste, l’una della procura di Trapani, l’altra dell’Aeronautica, per capire come e perché è morto l’ufficiale mentre rientrava alla base di Trapani Birgi da un normale addestramento martedì pomeriggio in coppia con un altro caccia.