È purtroppo deceduto il grande campione brasiliano del calcio internazionale Pelé (pseudonimo di Edison od Edson Arantes do Nascimento, Três Corações, 23 ottobre 1940 – São Paulo, 29 dicembre 2022, centrocampista od attaccante, poi dirigente sportivo) dopo giorni di ricovero ospedaliero per disfunzioni renali e cardiache e per l’aggravarsi del suo tumore al colon.
Finisce così la favola-vera dell’unico giocatore che è riuscito a conquistare, con la nazionale brasiliana, tre edizioni del campionato mondiale di calcio (nel 1958, nel 1962 e nel 1970) oltre a titoli particolari come Calciatore del Secolo per la FIFA (Fédération Internationale de Football Association), per il CIO (Comité International Olympique) e per l’IFFHS (International Federation of Football History & Statistics), Pallone d’Oro FIFA del secolo nonché Pallone d’Oro FIFA Onorario.
Per lui sono stati coniati i termini O Rei (Il Re), O Rei de Futebol (Il Re del Calcio) e Pérola Negra (Perla Nera). Terminò la sua carriera il 1° ottobre 1977 in un’amichevole tra New York Cosmos e Santos, due sue ex squadre. La FIFA gli ha certificato il record di 1.281 reti in 1.363 partite.
Questo lo sterile riassunto della vita da grande di Pelé (nomignolo che aborriva), dall’altrettanto grande umanità.
Ben pochi sanno del rapporto di momentanea collaborazione con un veronese nativo di Pescantina ed abitante in città, in via Crotone, interprete di spot televisivi e sit-com (“Casa Vianello” e “Cascina Vianello”, ad esempio). Si tratta del multiforme Tiziano Zampini, dal passato quale presentatore, dicitore e perfino indossatore, volto pubblicitario e comparsa, attore pure in serial e films (una delle sue ultime ed apprezzate interpretazioni è stata quella del maturo mons. Giuseppe Carraro, indimenticato vescovo di Verona, servo di Dio e venerabile), spesso fianco a fianco di celebrità con le quali s’è puntualmente fotografato.
Pungolato dal sottoscritto, amico da vecchia data, Tiziano Zampini ha poi scritto sul suo profilo su Facebook un flashback esclusivo di Pelé “visto da vicino”.
“Ricordo di Pelé. Ho conosciuto il grande Pelé in occasione di uno spot. Eravamo a Legnano, sede dei provini calcistici. Protagonisti erano due calciatori del calibro di Zlatan Ibrahimović e Filippo Inzaghi. Nella prima scena, tra i componenti della giuria, c’eravamo Pelé ed io. Ibrahimovic doveva effettuare 1.000 palleggi ed Inzaghi 1.000 tiri in porta. Al 999° palleggio Ibrahimovic, distratto dall’ingresso di Inzaghi, sbagliò l’ultimo. Con un sorriso sornione, Pelé, anche a nome degli altri giurati. lo invitò a provare un’altra volta. Nella seconda scena, Inzaghi avrebbe dovuto realizzare 1.000 goal, ma sbagliò il millesimo tiro. Di nuovo il serafico Pelé lo invitò a riprovare. Ho trascorso con lui l’intera giornata ed in lui ho trovato una persona garbata, gentile e disponibile. Durante il pranzo, tramite l’interprete, si interessò dei miei percorsi lavorativi e della mia vita ed alla fine ha accettato, più che volentieri, di posare con me per alcune foto. Sono stato molto felice d’averlo conosciuto”.
Claudio Beccalossi