Il gip di Milano Sara Cipolla ha confermato gli arresti domiciliari per i calciatori del Livorno Mattia Lucarelli e Federico Apolloni accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa americana di 22 anni. Al termine dell’interrogatorio di garanzia, il giudice ha rigettato la richiesta di revoca chiesta dal difensore, l’avvocato Leonardo Cammarata.
Oggi per i due calciatori è stato il giorno dell’interrogatorio di garanzia
Dopo gli arresti, dopo le accuse gravissime contenute nelle carte dell’inchiesta e la difesa del padre, oggi per Mattia Lucarelli, il calciatore di 23 anni agli arresti domiciliari da venerdì scorso con l’accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa americana di 20 anni, è stato il giorno dell’interrogatorio di garanzia. E lo è stato anche per il suo compagno di squadra e co-indagato Federico Apolloni.
“Siamo innocenti”, hanno detto i due indagati durante la mattinata di interrogatori. Assistiti dall’avvocato Leonardo Cammarata, hanno parlato di quella sera, del “clima goliardico” che ci sarebbe stato, del fatto che il rapporto fosse stato “consensuale”. E ci sarebbe, sostengono, un video a dimostrarlo: l’unico ad essere stato cancellato (altri cinque sono agli atti dell’inchiesta), e che ora, attraverso accertamenti tecnici, sia l’accusa sia la difesa puntano a recuperare. “I ragazzi hanno dato la loro versione”, continua l’avvocato Cammarata. Lucarelli è rimasto davanti al gip per due ore, Apolloni per un’ora e mezza.
Il legale: “La procura farà accertamenti su tutta la ricostruzione della storia”
I”La procura farà accertamenti su tutta la ricostruzione della storia”, spiega il legale. Anche su questo sesto video, “stiamo facendo lavori per recuperarlo. E abbiamo chiesto la revoca della misura cautelare (gli arresti domiciliari, ndr)”. Ma perché quel video è stato cancellato, allora? “Se l’avesse trovato la fidanzata non sarebbe stata una cosa molto carina. Aveva contenuti espliciti”, le parole dell’avvocato. Ad ogni modo, il video “li scagionerebbe. Lo dicono anche quando sono stati intercettati. I ragazzi hanno parlato di rapporto consensuale”. Secondo la linea difensiva – opposta rispetto alla ricostruzione fatta dal gip – “la ragazza è sempre stata d’accordo, non ci sono stati momenti in cui non lo fosse”. Le intercettazioni dimostrerebbero il contrario. “Abbiamo chiesto anche una rilettura delle trascrizioni più approfondita. In alcuni punti la traduzione non è corretta. Ci sono dei punti in cui viene descritta come incomprensibile e invece lo è”.
Lucarelli e Apolloni arrestati, in un video cancellato le immagini della serata di violenza
Durante l’interrogatorio, Apolloni ha parlato di “liberazione per aver potuto dire la mia per la prima volta”, e anche Mattia Lucarelli ha espresso lo stesso concetto. “Sono vicende delicate di cui hanno la consapevolezza”, continua l’avvocato. Ma le intercettazioni sono pesanti, comprese le tante frasi volgari tra il gruppo dei cinque indagati e la ventenne conosciuta in discoteca. “Hanno spiegato il clima della serata, un clima goliardico. Ma su questo, nel bene e nel male, abbiamo i video. Perché ci sono cose molto negative in questi video, come la volgarità. Però c’è anche un contesto completo. Si sono detti pentiti per quelle parole offensive, sono parole brutte. Loro dicono: ‘Scherzavamo, col fatto che la ragazza non capiva perché straniera ci si lasciava andare’. Frasi assolutamente pesanti, sì, ma per il turpiloquio in Italia non si va in galera. Ma non c’è superficialità da parte dei due”, insiste Cammarata.
Cristiano Lucarelli: “Sono convinto dell’innocenza di mio figlio”
Il calciatore del Livorno – figlio dell’ex giocatore e allenatore Cristiano – Mattia è entrato nella stanza della gip Sara Cipolla alle 10,30 in punto, accompagnato dal suo avvocato Leonardo Cammarata. In tribunale, per accompagnare il figlio, è arrivato anche Cristiano Lucarelli, bandiera del Livorno, che in questi giorni lo ha difeso sui social e ha detto di essere convinto della sua innocenza. Dopo Mattia Lucarelli è stato il turno di Federico Apolloni, ai domiciliari per le stesse accuse. In tutto sono cinque gli indagati per quella che secondo gli investigatori è stata una violenza sessuale di gruppo, avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 marzo del 2022 a Milano in un appartamento nella disponibilità di Lucarelli alla fine di una serata in discoteca.