La perizia dei consulenti: evento non era prevedibile
(ANSA) – TRENTO, 16 DIC – La Procura di Trento ha chiesto l’archiviazione del procedimento per disastro colposo che era stato aperto, senza indagati, in seguito al disastro del 3 luglio scorso sul versante trentino della Marmolada, dove una frana di roccia e ghiaccio staccatasi dal seracco sommitale aveva travolto e ucciso 11 persone. Lo apprende l’ANSA.
L’indagine era nata per chiarire eventuali responsabilità di coloro che potevano prevedere quanto accaduto e una risposta chiara su questo – come riporta il Corriere del Trentino – la fornisce la perizia di oltre 60 pagine depositata dai consulenti della Procura, che ha richiesto una proroga sui tempi di consegna per la mole di materiale, fotografico e satellitare, che contiene.
L’evento, dicono gli esperti dell’Università di Siena e di Trento, non si poteva prevedere. Un’ipotesi che già dall’inizio gli inquirenti avevano prospettato. La perizia, in cui – si apprende – si rileva anche il progressivo deterioramento del ghiacciaio che va avanti ormai da anni, sarà depositata agli atti e quindi sarà acquisibile dalle parti offese. (ANSA).
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