Il giudice di Trapani, davanti al quale è in corso l’udienza preliminare a carico di 21 imputati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ha imposto al comandante della Capitaneria di porto di provvedere al ripristino delle condizioni in cui era la nave prima del sequestro e alla sua manutenzione
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Un altro punto a favore delle Ong nella partita giudiziaria contro lo Stato italiano. Dopo le tante inchieste finite nel nulla, anche nell’unica che ha portato all’imputazione di 21 membri di organizzazioni umanitarie con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, le Ong ottengono un’altra vittoria. La Iuventa, la nave della tedesca Jugend Rettet ormai ridotta ad un ammasso di rottami dopo essere rimasta cinque anni sotto sequestro al porto di Trapani, dovrà essere riportata alle sue condizioni iniziali e manutenuta a spese dello Stato.
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