L'Altra Verona… La trascurata cappelletta dagli illustri accostamenti storici – Il Giornale dei Veronesi

Un’edicola della Pietà dalla facciata scrostata, intaccata dall’umidità, con epigrafi marmoree attorno alle fessure per l’elemosina, nella parte inferiore, ormai illeggibili. Si trova in via Antonio Rosmini, a sinistra rispetto all’accesso all’area di parcheggio di vari organismi tra cui gli istituti  “Antonio Provolo” e “Michelangelo Buonarroti”.

   La scritta sotto al basamento sacro centrale, protetto da un vetro, ricorda: “FV QVI DAL 1543 AL 1722 VNA CHIESETTA / A CVI NELLA STRADA VICINA FV SOSTITVITA / S. MARIA DEL PIANTO / DETTA DEI COLOMBINI”.

   Quest’ultimo edificio religioso viene menzionato a pag. 118 di “1889 Guida provinciale veronese. Civile, militare, ecclesiastica, commerciale ed artistica. Verona Stab. Tipo-Litografico Apollonio (Dicembre 1888)”: “S. Maria del pianto detta dei Colombini.. Così chiamata da una confraternita ivi esistente nel 1540, era scuola Laicale che fu sopressa nel 1810, la chiesa venne riaperta nel 1816 e serve ora al Pio Istituto Provolo per Sordo-Muti”.

   Infatti, don Antonio Provolo (Verona, 17 febbraio 1801 – Verona, 4 novembre 1842, ordinato sacerdote nel 1824, fondatore delle congregazioni maschile e femminile della Compagnia di Maria per l’educazione dei sordomuti di cui fu precursore, Servo di Dio con processo per la sua beatificazione in corso dal 1960), operando assieme a Maddalena di Canossa (Maddalena Gabriella dei marchesi di Canossa, Verona, 1° marzo 1774 – Verona, 10 aprile 1835, fondatrice delle Figlie e dei Figli della Carità, beatificata nel 1941 e proclamata santa da papa Giovanni Paolo II nel 1988), ottenne nel 1832 la chiesa di Santa Maria del Pianto (citata come “ai” o “dei Colombini”, nell’allora stradone di San Bernardino ora stradone Antonio Provolo) con annessi stamberghe ed orto. Vi trasferì, assieme a collaboratori preti e laici, i maschi sordomuti a lui affidati nel 1830 dal sacerdote conte Lodovico Maria, che questi non poteva più seguire perché in procinto d’entrare nel Collegio di Propaganda Fide a Roma per dedicarsi all’apostolato da missionario.

   Sepolto dapprima nel Cimitero monumentale, don Antonio Provolo riposa oggi nella chiesa di Santa Maria del Pianto.  

   L’accostamento a memorie di illustri religiosi del passato aggrava ancor più il biasimo per le condizioni generali della cappelletta in via Rosmini, compreso il poco riguardo dimostrato da chi appoggia sulle pareti del retro vecchie assi e quant’altro. Una cura consona (facciata ridipinta e pulitura dei marmi, compresi quelli della copertura sormontata dal globo crucigero, in latino, globus cruciger) accontenterebbe passato e presente…

Servizio e foto di

Claudio Beccalossi

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