La Corte Superior de Justicia de Lima Sur si è avvalsa di Chat Gpt per redigere una sentenza in cui si trattava stabilire il contributo che ciascun genitore, in base al proprio reddito, avrebbe dovuto erogare per il mantenimento della propria figlia
Continuano le sentenze scritte con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale.
Dopo quella scritta da un giudice colombiano, ora arriva quella scritta in Perù dalla Corte Superior de Justicia de Lima Sur.
Questa volta la questione era di diritto di famiglia: si trattava stabilire il contributo che ciascun genitore, in base al proprio reddito, avrebbe dovuto erogare per il mantenimento della propria figlia.
Il giudice, per risolvere la questione giuridica, si avvale di ChatGPT.
Questi i passaggi motivazionali più significativi: “De ahí que, mediante la asistencia de la plataforma de Inteligencia Artificial de Open AI – Chat GTP1 , corresponde aplicar la técnica de proporción matemática, a efectos de establecer cuál es el aporte que corresponde a cada padre, según sus ingresos, para satisfacer el gasto de manutención de su hija” (Quindi, attraverso l’ausilio della piattaforma di Intelligenza Artificiale Open AI – Chat GTP1, è necessario applicare la tecnica della proporzione matematica, al fine di stabilire qual è il contributo che spetta a ciascun genitore, in base al proprio reddito, per soddisfare la spesa del figlio mantenuto).
Il calcolo effettuato tramite il sistema di AI viene poi riportato nel dettaglio:
“Primero, se suman los ingresos del padre y de la madre: Ingreso total
= Ingreso del padre + Ingreso de la madre
= 3,659.62 + 1,025 = 4,684.62
Luego, se calcula el porcentaje de ingresos de cada uno:
Porcentaje del padre = (Ingreso del padre / Ingreso total) x 100
=(3,659.62 / 4,684.62) x 100 = 78.10% Porcentaje de la madre
=(Ingreso de la madre / Ingreso total) x 100 = (1,025 / 4,684.62) x 100 = 21.90%
Nota: La suma de los porcentajes es igual al 100%.
A continuación, se calcula cuánto debe aportar cada uno de los padres para los gastos de manutención de su hija por la suma de S/. 1,000.00 en función al porcentaje que le permiten sus posibilidades económicas:
Aporte del padre = Porcentaje del padre x Gasto total
= 78.10% x 1000
= 781.00 Aporte de la madre
= Porcentaje de la madre x Gasto total
= 21.90% x 1000 = 219.00
Tradotto in italiano:
Innanzitutto, il reddito del padre e della madre vengono sommati: reddito totale
= reddito del padre + reddito della madre
= 3.659,62 + 1.025 = 4.684,62
Quindi, viene calcolata la percentuale di reddito di ciascuno:
Percentuale del padre = (Reddito del padre / Reddito totale) x 100
=(3.659,62 / 4.684,62) x 100 = 78,10% Percentuale della madre
=(Reddito della madre / Reddito totale) x 100 = (1.025 / 4.684,62) x 100 = 21,90%
Nota: la somma delle percentuali è pari al 100%.
Successivamente, si calcola quanto ciascuno dei genitori deve contribuire per le spese di mantenimento della propria figlia per la somma di S/. 1.000,00 in base alla percentuale che le vostre possibilità economiche consentono:
Contributo del padre = Percentuale del padre x Spesa totale
= 78,10% x 1000
= 781,00 Contributo della madre
= Percentuale della madre x Spesa totale
= 21,90% x 1000 = 219,00.
Questo nuovo caso è emblematico di una tendenza, quanto meno in via di sviluppo, all’utilizzo da parte dei giudici di Chat GTP1 per elaborare la motivazione di una sentenza.
Se, almeno in linea teorica, il tipo di utilizzo che si è fatto in questo caso del sistema di AI può risultare effettivamente corretto e di supporto nell’attività del giudicante, considerato che è stato fatto un calcolo, tramite la “tecnica della proporzione matematica”, che sembra esatto, come lo sarebbe stato nel caso di utilizzo di una più rudimentale calcolatrice, restano, sullo sfondo degli interrogativi importanti.
Sono corretti i dati utilizzati per questo tipo di calcolo?
La dialettica processuale è stata rispettata nella fase della relativa acquisizione?
Si tratta di un aspetto centrale: come in ogni giudizio, è la difesa che può fare la differenza, essendo l’unica capace di valorizzare gli elementi differenziali.
E poi: siamo sicuri che ci sia bisogno di “scomodare” l’intelligenza artificiale per effettuare un calcolo che un software non particolarmente elaborato può già sviluppare agevolmente?
Non sarà che forse c’è una fiducia incondizionata nell’intelligenza artificiale, al punto che si racconta di primi culti pseudo religiosi che stanno nascendo per celebrarla?
E allora ben vengano i dubbi sulle capacità umane e la fiducia nell’ausilio che può provenire da sistemi come Chat GTP1 anche nell’attività giurisdizionale, ma attenzione a fidarsi completamente e ciecamente dei robot.
Anche perché la legge è di certo uguale per tutti, ma non tutti i casi sono uguali.
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