TRIESTE – Tra i dieci candidati più votati a Trieste nelle elezioni regionali nessuno fa parte del primo partito del Fvg (la Lega), e il primo posto non appartiene coalizione di Massimiliano Fedriga, nonostante l’indiscussa vittoria. Una “top ten” equamente divisa tra cinque nomi di area di centrodestra e cinque dal centrosinistra, anche se tre di questi candidati rimarranno fuori dal Consiglio regionale. Vediamo la classifica nel dettaglio.
L’exploit di Russo
Francesco Russo (Pd), con 3215 voti, è stato di gran lunga il candidato più votato nella circoscrizione di Trieste. Il vice presidente del Consiglio regionale ed ex candidato sindaco nel 2021 (con la lista Punto Franco) tornerà quindi a pieno titolo tra i consiglieri regionali del Partito Democratico. Nelle precedenti elezioni del 2018, il suo era stato il risultato più alto dell’intera Regione, ma ieri il dem Francesco Martines (circoscrizione di Udine) si è accaparrato questo titolo. Rivolgendosi al neo presidente Fedriga, Russo ha dichiarato “spero davvero ci siano, pur tra le nostre diversità, occasioni per collaborare insieme. Perché le sfide che la politica dovrà affrontare nei prossimi anni sono talmente difficili da richiedere l’impegno e la buona volontà di tutti”.
Fratelli d’Italia
Il meloniano Claudio Giacomelli, già capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio, è il secondo più votato con 1885 preferenze, e surclassa di molto il collega di partito e attuale assessore all’ambiente Fabio Scoccimarro (che, come vedremo, è comunque tra i primi dieci). Terzo classificato e “new entry” a piazza Oberdan il forzista Michele Lobianco (1681 voti), attuale assessore comunale ai Servizi demografici e Digitalizzazione. Risultato che non sorprende visto che Lobianco era stato il più votato alle scorse amministrative. Lascerà ora la Giunta Dipiazza per occupare uno dei tre seggi del consiglio regionale in capo a Forza Italia, ma “occupandomi sempre di temi legati alla mia città – spiega il futuro consigliere a Trieste Prima -, il cordone ombelicale con la mia amministrazione comunale non sarà mai tagliato. Sarà sempre un impegno per i temi cittadini e regionali”.
Giulia Massolino entrerà in Consiglio
Tornando in area Pd, al quarto posto troviamo la riconferma di Roberto Cosolini (1676 voti), ex sindaco di Trieste, e al quinto un’altra dem, Valentina Repini. La consigliera comunale, pur avendo portato a casa 1504 voti, non otterrà tuttavia il seggio. Una nuova entrata “da sinistra” sarà invece Giulia Massolino, al sesto posto con 1212 voti. Attualmente consigliera comunale tra le fila di Adesso Trieste, Massolino si farà strada ora nel palazzo regionale con la casacca di Patto per l’Autonomia, il partito dell'”anti Fedriga” Massimo Moretuzzo. Stando alle indiscrezioni, il seggio vacante di Adesso Trieste, lasciato da Giulia Massolino, sarà occupato da Giorgio Kakovich Il settimo posto è del Centrodestra, con l’assessore comunale alle politiche sociali Carlo Grilli (1137 voti), forzista della prima ora, poi in corsa alle regionali con la lista Fedriga. Anche in questo caso un assessorato del Comune di Trieste dovrà essere sostituito da un consigliere di maggioranza. “Sono convinto di essere solo la punta di un magnifico iceberg – dichiara Grilli su Facebook – fatto di donne e di uomini che hanno contribuito a sostenere molte vite in salita e a permettere a loro di vedere una luce di speranza”.
Roberti dietro a Grilli, ma sarà assessore
L’ottavo posto, con 1106 voti, è di Dario Gasparo che, tuttavia, non occuperà uno dei quattro seggi del Patto per l’Autonomia, (su cui siederà invece Massolino) e rimane fuori dal Consiglio. Al numero nove, con 977 voti, troviamo l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro (alias “Scocci”, come riportato anche sulla scheda elettorale). L’esponente della giunta Fedriga entra così in Consiglio regionale con Fratelli d’Italia insieme al collega Giacomelli anche se, qualora il presidente dovesse richiamarlo in Giunta, lascerebbe libero il seggio per un altro meloniano. Pierpaolo Roberti totalizza 879 preferenze, si piazza al decimo posto (sempre nella circoscrizione di Trieste), ma non ottiene nessuno degli otto seggi regionali in capo alla lista Fedriga. L’assessore regionale alla Sicurezza e alle Autonomie locali, con ogni probabilità, verrà comunque riconfermato nella nuova giunta Fedriga, non necessariamente con la stessa delega.