29.12.2022 – Ogni grande piazza calcistica che si rispetti ha una propria nutrita schiera di ultras a rappresentarla dalle curve dello stadio e anche Trieste non fa eccezione. Nato tra le tribune dello stadio Giuseppe Grezar a metà degli anni Settanta, oggi gli ultras della Triestina occupano gli spazi del settore intitolato dal 2006 a Stefano Furlan, tifoso alabardato mai dimenticato dagli ultras morto il 1 marzo del 1984, dopo essere stato ridotto in fin di vita da degli allievi di polizia al termine di un derby di Coppa Italia contro l’Udinese di qualche settimana prima.
Non solo calcio: l’aggregazione nasce anche dalla politica
A quel tempo, il tifo organizzato alabardato è già ben consolidato: la fondazione del primo nucleo di ultras (il cui nome è, forse poco fantasiosamente, Ultras Trieste) risale infatti al 1976, epoca in cui un po’ tutte le tifoserie italiane iniziano a darsi una vera e propria organizzazione e nascono un po’ dappertutto i gruppi ultras e le curve così come le conosciamo oggi. E Trieste non fa eccezione: perché, come altrove, anche a Trieste vi sono gruppi di tifosi uniti da più punti in comune che vanno oltre al mero tifo calcistico. Quest’ultimo, infatti, funge forse da principale elemento aggregatore, ma in realtà – come si sa bene – sono anche le idee politiche, oltreché le iniziative comuni e i comuni viaggi per seguire le squadre in trasferta, a legare i gruppi ultras. E spesso, purtroppo, anche gli scontri con altre tifoserie e con le forze dell’ordine (anche se, va detto a scanso di ogni equivoco, tornando a Stefano Furlan, che in seguito si dimostrerà che il giovanissimo tifoso alabardato, appena ventenne all’epoca dell’uccisione, era tutt’altro che violento: si trovò, purtroppo, vittima di un abominevole abuso di potere).
Tanti gruppi oggi, rapporti non semplici con la dirigenza
Nel tempo, i gruppi Ultras di Trieste si sono evoluti e sono nati nuovi nuclei. Resistono ancora gli ultras della prima ora, riuniti nella Vecchia guardia Settantasei dopo lo scioglimento del gruppo originario avvenuto nel 2006. Nel frattempo, altri gruppi ultras sono nati: dal gruppo che porta il nome della Curva Furlan al Nucleo san Giacomo, passando per i gruppi Muggia 1987. Più recentemente è nato il gruppo Grido libero che, nato negli anni bui dei fallimenti del decennio passato, ha oggi un discreto seguito. Come tutti gli ultras, anche quelli di Trieste hanno gemellaggi e rivalità: tra le tifoserie amiche ci sono quelle di Hellas Verona, Lazio e Pro Patria, mentre le tifoserie rivali sono (per ovvi motivi) quelle di Udinese, Pordenone, Padova e Vicenza. Non serve specificare che, da qualche anno, i rapporti tra società e ultras non sono certo dei migliori: già nell’era Biasin, infatti, una parte della tifoseria organizzata era in aperto contrasto con la dirigenza. Attualmente, con il cambio societario, dopo l’entusiasmo iniziale la tifoseria si è ritrovata di nuovo in contrasto con la dirigenza: pesano certamente i pessimi risultati sul campo, ma anche la comunicazione carente, la scarsa inclinazione al dialogo e la poca trasparenza sono elementi che minano il rapporto alla sua base.
[E.R.]