Il 26enne Andrea Papi è stato ucciso dall’orso nel pomeriggio del 5 aprile mentre correva nei boschi di Caldes in valle di Sole. L’autopsia eseguita dal dott. Barbareschi ha escluso l’ipotesi che il giovane fosse morto per altre cause e poi morso dall’animale, confermando l’attacco dell’orso come causa di morte. Questo è il primo caso di morte in seguito all’attacco di un plantigrado dal momento in cui i primi orsi sono stati reintrodotti in Trentino, provenienti dalla Slovenia a partire dal 1999.
Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica si è riunito presso il Commissariato del Governo di Trento e il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha disposto il monitoraggio dell’area dell’aggressione e l’identificazione genetica dell’orso responsabile per poi abbatterlo il prima possibile. Se l’identificazione genetica non fosse certa, gli esemplari catturati sarebbero custoditi per stabilire la loro identità.
Fugatti ha informato ISPRA che ci sono tre orsi problematici sul territorio Trentino e ha chiesto il loro abbattimento come fatto in passato. Si tratta di MJ5, JJ4 e M62. L’orsa JJ4 ha già causato problemi e la Provincia di Trento aveva chiesto il suo abbattimento, che era stato negato dall’Ispra poiché l’orsa aveva dei cuccioli. La Provincia ha chiesto anche il ridimensionamento del numero di orsi, che è attualmente di cento, e afferma che la priorità deve essere data alle comunità locali, non agli animali.
In sintesi, il giovane Andrea Papi è stato ucciso dall’orso nel bosco di Caldes in valle di Sole. La Provincia ha deciso di identificare e abbattere l’orso responsabile per garantire la sicurezza pubblica. Inoltre, ha chiesto di ridurre il numero di orsi presenti in Trentino per tutelare le comunità locali.