26.12.2022 – 15.00 – “L’azione di governo svolta dall’Amministrazione in questa legislatura è stata caratterizzata da importanti interventi e progettazioni sul patrimonio immobiliare regionale. Non mi riferisco solo al Porto Vecchio di Trieste, dove saranno trasferiti gli uffici, ma anche ad altri immobili che costituiscono dei fiori all’occhiello per il territorio come ad esempio Villa Manin, che sarà oggetto di un’ampia ristrutturazione. Sottolineo inoltre l’impegno profuso sul fronte della digitalizzazione, aspetto per cui è fondamentale rimanere al passo con i tempi e che ha visto la nostra regione compiere progressi significativi”.
Lo ha detto, in occasione della conferenza di fine anno, l’assessore regionale al Patrimonio, demanio, servizi generali e sistemi informativi Sebastiano Callari, tracciando un bilancio conclusivo della legislatura.
Callari ha definito la riqualificazione di Porto Vecchio “un’operazione strategica per eliminare l’eccessiva frammentazione degli uffici regionali, ottimizzare l’impiego delle risorse umane e favorire l’interscambio tra le diverse Direzioni. Dal punto di vista finanziario sarà un progetto sostenibile: in primis perché le risorse investite (circa 160 milioni di euro) saranno prevalentemente coperte dalla vendita degli attuali immobili e dai risparmi sulle utenze derivanti dall’accorpamento in un’unica sede. Valorizzare l’area di Porto Vecchio darà inoltre un forte impulso alla città di Trieste, aprendo la strada anche a futuri investimenti da parte dei privati”.
Sul tema del digitale, l’assessore ha posto l’accento sul pieno coinvolgimento di Insiel nella programmazione regionale, in particolare tramite la realizzazione della nuova piattaforma per la gestione degli appalti in accordo con la Centrale unica di committenza (prima esperienza in Italia) e la gestione del sistema cloud di cui la Regione si sta dotando per archiviare i dati sui cittadini per attività di pubblica amministrazione. “Un autentico valore aggiunto – ha sottolineato Callari – rispetto ad altre regioni che non dispongono di una società ‘in house’. Archiviare in un unico contenitore la grande quantità di dati di cui abbiamo l’orgoglio di disporre, inoltre, non potrà che essere di aiuto nel definire le strategie politiche del futuro”.
In conclusione, l’esponente della Giunta ha evidenziato come gli altri principali interventi attuati nel corso del mandato per l’informatizzazione abbiano contribuito a “rendere più efficiente il servizio della Pubblica amministrazione rispetto alle esigenze del cittadino. Abbiamo fornito agli enti locali siti internet e altri servizi telematici di qualità, promosso iniziative per abbattere il digital divide, erogato contributi per la gestione generalizzata delle pratiche e abilitato tutti i nostri Comuni ai pagamenti elettronici PagoPa. Fondamentali, infine, le misure adottate sul lavoro agile, senza le quali sarebbe stato più complicato fare fronte alla crisi pandemica”.
[c.s.]