17.12.2022 – 15.30 – «Da una manovra straordinaria in termini di risorse, dovute al concorso di diversi fattori tra cui un gettito fiscale decisamente superiore alle aspettative, ci sembrava doveroso dare un sostegno, una “restituzione” ai contribuenti che fanno parte delle fasce deboli e che si troveranno di fronte a un 2023 ancora più difficile. L’abbattimento e l’azzeramento dell’addizionale Irpef per le famiglie in difficoltà poteva essere una risposta, che però la giunta Fedriga e il centrodestra hanno scelto di non dare». Lo afferma il consigliere regionale Roberto Cosolini, relatore di minoranza del disegno di legge 183 “Legge di stabilità 2023” a margine della bocciatura dell’emendamento attraverso il quale il gruppo del Pd chiedeva l’abbattimento dell’addizionale Irpef regionale.
«Di fronte a quest’ultima stabilità della legislatura abbiamo presentato proposte senza alcuna apertura dal centrodestra: la prima, in termini di impatto per i cittadini, sulla quale ci siamo sentiti dire che siamo tutti d’accordo ma senza arrivare poi a nulla di concreto, riguardava la protezione delle fasce della popolazione economicamente più deboli attraverso un intervento sull’addizionale Irpef. A fronte delle cifre in ballo ritenevamo possibile agire con forza, con un investimento di circa 50 milioni, azzerando l’addizionale Irpef per i redditi fino a 15mila e riducendola allo 0,7 per cento per quelli fino a 28mila e il mantenimento dell’aliquota base dell’1,23 per cento per redditi superiori a 28mila euro. Nulla da fare, il centrodestra si è arrampicato sugli specchi per bocciare la nostra proposta che avrebbe aiutato molte famiglie della nostra regione».
[c.s.]