Il presidente della corte d’appello Igor Maria Rifiorati ha rigettato la nuova perizia psichiatrica su Alejandro Augusto Meran, il cittadino dominicano che il 4 ottobre 2019 ha sottratto la pistola d’ordinanza al poliziotti Pierluigi Rotta uccidendo lui e il collega Matteo Demenego, venendo poi fermato da alcuni operatori della mobile all’esterno della questura.
Meran, difeso dagli avvocati Paolo e Alice Bevilacqua, in primo grado era stato considerato non colpevole, con obbligo di ricovero in una Rems per 30 anni, perché incapace di intendere e volere in base alla terza perizia del dottor Stefano Ferracuti. La procura generale con Carlo Maria Zampi, unitamente alle parti civili, aveva chiesto una nuova perizia spiegando che Meran ha agito con prepotenza e non in una azione che la prima sentenza aveva definito assurda. «Vi chiedo, anzi vi imploro – ha detto Zampi – in nome delle vittime passate ma anche future, essendo Meran un soggetto pericoloso, un nuovo approfondimento per capire se sia veramente capace di intendere e volere, non siate pronti rispetto alla perizia precedente comunque controversa».
L’udienza riprenderà il 28 aprile, Meran tra una decina di giorni dovrebbe finalmente trovare posto in una Rems in Liguria.
