Silvio Berlusconi è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano per curare un’infezione polmonare conseguenza di un forte indebolimento generale provocato da una leucemia cronica di cui soffre da tempo. La diagnosi sarebbe vecchia di almeno due anni, stando a quanto riportano le agenzie, ma non è stata resa nota fino ad oggi. Berlusconi è vigile e sembra rispondere alle terapia, tanto da poter avere il modo di sentire i vertici del suo partito e salutare telefonicamente Giorgia Meloni e Matteo Salvini. A fare chiarezza sulle condizioni del leader di Forza Italia, dopo ore in cui si sono rincorse voci su una malattia del sangue, è il primo bollettino medico diffuso nel pomeriggio dai medici. “Siamo più sollevati, c’è un miglioramento. Siamo fiduciosi”, ha detto ai cronisti il fratello Paolo uscendo dall’ospedale. Alcune fonti vicine a Berlusconi confermano all’Ansa che “l’ex premier starebbe reagendo in modo positivo alla terapia antibiotica decisa per curare la polmonite insorta negli scorsi giorni”. In giornata la premier Meloni ha chiamato il leader di Forza Italia esprimendogli il suo incoraggiamento e facendogli gli auguri di pronta guarigione. Berlusconi ha poi telefonato durante la riunione del Consiglio dei ministri, parlando proprio con la presidente del Consiglio e con Salvini. “È la telefonata più bella che potessi ricevere”, ha commentato il leader della Lega.
Il bollettino medico – Berlusconi è in ospedale per la “cura di un’infezione polmonare” che “si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica” di cui “è portatore da tempo”. Il professore Alberto Zangrillo, medico personale dell’ex premier, e Fabio Ciceri, primario delle unità di Ematologia e Trapianto di midollo osseo e Oncoematologia, hanno diffuso una nota nella quale hanno spiegato che Berlusconi ha la “leucemia mielomonocitica cronica” (leggi qui che cos’è), malattia di cui è stata “accertata la persistente fase cronica” e “l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta“. La “strategia terapeutica”, continua la nota, “prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo mirato a limitare gli effetti negativi dell’iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti”.
Le parole del fratello Paolo – “Abbiamo la consapevolezza che è curato nel migliore dei modi, poi c’è il bollettino medico che è stato emesso e spiega tutta la situazione quindi siamo fiduciosi“, ha commentato Paolo, il fratello di Silvio Berlusconi, uscendo dall’ospedale San Raffaele dopo aver fatto visita al leader di Fi. “Siamo veramente consapevoli che è curato nel migliore dei modi”, ha ribadito. “Anche questa volta mio fratello ne uscirà più forte di prima“, ha concluso Paolo Berlusconi. Poco dopo è uscito dall’ospedale anche il figlio Pier Silvio, che sorridendo ai cronisti prima di salire in auto e lasciare il San Raffaele ha dichiarato: “È un leone“.
“Un incoraggiante miglioramento” – A causare il ricovero della scorsa settimana sarebbe stata proprio la leucemia, che potrebbe essere una causa dell’infezione polmonare da cui è scaturita la necessità di essere assistito in terapia intensiva, dove segue le terapie ed è “vigile”. Berlusconi è sottoposto a chemioterapia e, a quanto era filtrato in mattinata da fonti sanitarie, la situazione è “complessa ma stabile“. Nel pomeriggio invece è trapelato che le condizioni dell’ex premier “registrano oggi un incoraggiante miglioramento rispetto a ieri. Sebbene la situazione imponga la massima prudenza, l’ex premier starebbe reagendo in modo positivo alla terapia antibiotica”, ha riferito l’Ansa da fonti vicino al presidente. “La forma di leucemia cronica da cui è affetto da tempo – riferiscono le stesse fonti – peraltro non sarebbe rara per soggetti della sua età e viene normalmente trattata con terapie poco invasive, consentendo una qualità della vita pressoché normale”. Resta la preoccupazione per le complicazioni innescate dalla malattia, particolarmente debilitanti per un 86enne che, oltretutto, due anni fa ha già affrontato e superato una polmonite bilaterale dovuta al Covid-19.
Le visite in ospedale: anche Dell’Utri – La figlia Marina, i figli Luigi e Pier Silvio e il fratello Paolo anche oggi hanno fatto visita al San Raffaele, dove è costante la presenza della compagna Marta Fascina al fianco di Berlusconi. Anche Marcello Dell’Utri ha fatto visita al leader di Forza Italia. L’ex senatore è arrivato insieme al presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, viaggiando su due auto separate. Poi, insieme hanno percorso a piedi il vialetto che conduce al settore Q1, dove si trova ricoverato l’ex premier. Sempre insieme hanno lasciato la struttura percorrendo a piedi un breve tratto di strada, poi i due si sono salutati e sono saliti nuovamente su due macchine diverse. “C’è preoccupazione però siamo ottimisti“, ha detto Confalonieri parlando ai cronisti. Poco dopo le ore 18 al San Raffaele è arrivato l’amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani.
La telefonata ai leader di Fi – Giovedì mattina, come comunicato da Forza Italia, ha telefonato al coordinatore nazionale Antonio Tajani e ha parlato con il capogruppo alla Camera Paolo Barelli, con il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri: “Ha rivolto un affettuoso saluto e ha raccomandato il massimo impegno in Parlamento, al governo e in Forza Italia perché ‘Il Paese ha bisogno di noi!’”. Tutti, si legge nella nota di Forza Italia, “gli hanno assicurato che non mancheranno di essere più attenti, ligi e presenti nel seguire le sue indicazioni, in attesa che si ristabilisca presto e torni a essere il combattente di sempre”. Una telefonata, ha sottolineato Barelli nelle ore successive, che “non era un commiato”. L’ex presidente del Consiglio, hanno sostenuto fonti del partito, ha “lavorato” fino a mercoledì sera all’interno del reparto dove è con lui fin dal primo momento Marta Fascina, compagna di vita e deputata azzurra.
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