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Lettere
L’intervento, che permetterà di aggiungere 17 mila metri quadrati di verde pubblico al parco, è stato inquadrato all’interno del Pinqua, Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare
Verona, Parco di Santa Teresa
La proposta di delibera per l’ampliamento del Parco di Santa Teresa è stata licenziata dalla giunta comunale di Verona e arriverà nelle prossime settimane all’attenzione del Consiglio comunale per l’approvazione del progetto definitivo e l’adozione della variante urbanistica. Volge dunque al termine una lunga vertenza, a favore del quartiere di Borgo Roma e non solo, aperta oltre cinque anni fa a seguito del cambio di tragitto del filobus, “scacciato” dal tratto di viale Piave davanti alla Fiera e mandato a passare in mezzo al Parco di Santa Teresa.
Con una mozione del sottoscritto, condivisa dall’intero Consiglio comunale di Verona, si chiese e si ottenne di compensare tale perdita rinaturalizzando e annettendo al Parco i comparti del Prusst adiacenti 1, 2 e 3 attualmente utilizzati a parcheggio a servizio delle manifestazioni fieristiche.
Nel frattempo, l’intervento, che permetterà di aggiungere 17 mila metri quadrati di verde pubblico, è stato inquadrato all’interno del Pinqua, Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare, che prevede la ristrutturazione edilizia delle “Case Rosse” e la rigenerazione urbana del quartiere di Borgo Roma finanziato nell’ambito dei programmi per una somma totale di 15 milioni di euro, da realizzare in tandem con Agec.
Sul parco il Comune investe, sempre grazie ai fondi dell’Unione Europea, 350 mila euro, di cui 255 mila per lavori a base d’asta e 95 mila euro per somme a disposizione dell’Amministrazione. La variante urbanistica si rende necessaria in quanto l’intervento risulta parzialmente difforme dalle previsioni del Piano degli Interventi.
Questi sono gli interventi di cui la città ha bisogno: opere concrete, che rispondono alle esigenze dei quartieri e dell’ambiente correggendo gli errori del passato per rilanciare un nuovo modo di vivere la città.
Michele Bertucco