Posted By: Redazione Web 3 Aprile 2023
L’ex M5S vicepresidente dell’associazione “di cittadinanza attiva”: “Obiettivo è prendere posizione. Posizioni nette. Chiare. Per nulla moderate”. Incognita europee con i Cinquestelle
Roma, 3 apr. Stop all’invio di armi a Kiev, al Patto di Stabilità e crescita, al MES e ai parametri responsabili dell’austerità economica e sociale. E ancora: impegno sull’eutanasia, sostegno alla causa palestinese, introduzione del car sharing nazionale e del salario minimo, una legge sull’acqua pubblica. Sono alcuni dei punti del programma di ‘Schierarsi’, associazione “di cittadinanza attiva” nata “con l’obiettivo di coinvolgere gruppi di cittadini nella costruzione di proposte e progetti per la collettività”, si legge sul sito dell’associazione, che prevede per gli iscritti il versamento di una quota di 20 euro. Vicepresidente Alessandro Di Battista, volto storico del M5S, ex membro del direttorio grillino, fedelissimo – un tempo almeno – di Beppe Grillo, uomo vicino a Gianroberto Casaleggio e rimasto sempre in contatto con il figlio Davide.
L’obiettivo di ‘Schierarsi’ “è semplice – spiega lo stesso Di Battista su Facebook -. Stare insieme ed occuparci, da cittadini attivi, del nostro Paese e di tutte le questioni che decideremo di affrontare. Poi abbiamo un altro obiettivo: prendere posizione. Posizioni nette. Chiare. Per nulla moderate”. Politica sì ma sul campo, sui territori: in altre parole, attivismo.
Quanto a eventuali candidature, Di Battista – che ha lasciato il M5S in dissenso con la decisione di sostenere e entrare a far parte del governo Draghi – potrebbe essere una delle carte che il Movimento 5 Stelle potrebbe ‘calare’ alle prossime elezioni europee, nel 2024, anche per frenare l’onda lunga dem spinta dalla neo segretaria Elly Schlein. ‘Dibba’, infatti, ha dalla sua solo un mandato da eletto nelle file del Movimento (niente tagliola del doppio mandato, dunque), tanto che già alle ultime elezioni politiche c’erano stati contatti tra l’ex deputato pentastellato e il leader del Movimento, Giuseppe Conte, per valutare un ritorno in campo. Contatti finiti poi in un nulla di fatto. Ora il tema potrebbe riproporsi in vista delle europee, ammesso che Di Battista – di recente avvistato allo show di Grillo a Roma dove seduto in platea era anche Conte – abbia voglia di far le valigie per Bruxelles e, questione affatto secondaria, che l’ex premier valuti di vederlo tornare in campo vestendo di nuovo la maglia M5S.
(Adnkronos)