Si è suicidato nel carcere di Terni Xhafer Uruci, l’uomo di 62 anni fermato per avere ucciso la moglie cinquantaseienne, Zenepe Uruci, giovedì in un’abitazione della stessa città colpendola con più coltellate al termine di una lite.
Osservatorio femminicidi
Stando a quanto riportato dall’Ansa l’uomo si sarebbe impiccato. Nella notte tra giovedì e venerdì era stato sottoposto a fermo dalla polizia con l’accusa di omicidio volontario. Era stato bloccato subito dopo il delitto nella stessa abitazione dove viveva la coppia di origini albanesi.
E’ stato uno degli agenti di polizia penitenziaria a trovare morto il 62enne. E’ quanto emerge da una prima ricostruzione di quanto successo. Nelle prime ore della mattina uno degli agenti che aveva fatto un giro di controllo ha sentito un rumore. Ha così trovato impiccato l’uomo. Inutili i soccorsi.
12esimo suicidio in carcere del 2023
“Siamo al 12esimo suicidio nel 2023 di un detenuto nelle carceri italiane, cui aggiungere un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria che solo qualche giorno fa si è tolto la vita in Campania. È una carneficina che si ha il dovere di fermare”. Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.
“Sovraffollamento detentivo, deficienze organizzative strumentazioni e tecnologie inadeguate e organici carenti in tutte le figure professionali, solo alla Polizia penitenziaria mancano 18mila unità, spesso si traducono nell’inflizione di una pena di morte di fatto. –
aggiunge De Fazio – Servono misure emergenziali e parallele riforme strutturali che reingegnerizzino l’architettura dell’esecuzione penale e, in particolare, quella carceraria. Il Governo passi dai proclami ai fatti, non c’è più tempo”.