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L’ospedale di Treviso tra i migliori centri europei per la cura dei pazienti colpiti da ictus 

L’invito dei medici: “Non sottovalutate i sintomi, la tempestività è fondamentale per limitare i danni dell’ictus”

| Isabella Loschi |

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dg Benazzi con i dottori Bonifati, Tonello e Di Paola

TREVISO L’ospedale Ca’ Foncello di Treviso tra i migliori centri per la cura di pazienti colpiti da ictus. 
Il riconoscimento “Centro Platinum” è stato conferito dalla Società europea per la cura dell’ictus (European Stroke Organization) ed è riservato agli ospedali con i migliori percorsi di cura per i pazienti colpiti da ictus. 
Il programma ha lo scopo di aumentare il numero di pazienti trattati con le terapie di riperfusione (trombolisi endovenosa ed terapia endovascolare), i tempi di intervento e ottimizzare la qualità dei trattamenti.

Se nel 2019 i casi di ictus nella Marca erano stati 1600 in un anno, nel 2022 sono state effettuate 105 trombolisi sistemiche e trombectomie e sono stati presi in carico 420 pazienti con patologia cerebrovascolare. Dei pazienti colpiti il 75% rimane con qualche forma di disabilità. Per questo è importate riconoscere presto i sintomi e intervenire ne minor tempo possibile.

“A Treviso la presa in carico del paziente, dal 118, alla presa in carico da parte del neurologo e il ricovero in stroke unit è di 52 minuti, scesa a 47 minuti questo’anno – spiega il spiega il dottor Domenico Marco Bonifati, primario dell’Unità operativa di Neurologia – Un ottimo risultato se si considera che in media sono considerati 60 minuti per garantire cure e intervento migliore”. Tempi che hanno valso a Treviso il prezioso riconoscimento. “Nel 2022 al Ca’ Foncello sono state effettuate 105 trombolisi sistemiche e trombectomie con tempistiche che hanno permesso di raggiungere l’obiettivo “Platinum” del progetto Eso-Angels. In Stroke Unit sono stati presi in carico 420 pazienti con patologia cerebrovascolare”, ha sottolineato il dottor Simone Tonello, responsabile della Stroke Unit.

 Fondamentale, come sottolineato dai medici, non sottovalutare i sintomi. “In caso di paresi facciale, difficoltà a muovere gambe e braccia e difficoltà ad articolare le parole il consiglio è quello di chiamare subito il 118. La rapidità di intervento è fondamentale per limitare i danni dell’ictus ecco perché riconoscerne subito i primi sintomi è così importante”.

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